È una fredda mattina di San Valentino del 2024 quando decido di esplorare il bosco di fronte al cimitero di Nemi. Ho scaricato, dal sito radiosondy.info, il database delle sonde meteorologiche perse e mi sono imbattuto nella traccia di una radiosonda caduta, il pomeriggio del 4 aprile del 2021, proprio all’interno del bosco a circa 250 metri dall’ingresso.
Il cielo è sereno, ma il freddo si fa sentire mentre mi addentro tra gli alberi spogli. Via Zello, sono collegato con Pietro IT9EWK del P.I.R.S. Italia, proprio lui, come sempre, mi ha inviato la previsione di caduta della RS41 matricola R2410534.
Entro nel parco, passeggio su un sentiero fra gli alberi spogli, il silenzio del bosco è interrotto soltanto dal suono delle foglie secche che croccano sotto i miei piedi e dal mio respiro leggermente affannato, svolto a sinistra su un secondo sentiero, poi il GPS mi dice di addentrarmi fra rovi e foglie morte, raggiungo il punto del presunto atterraggio ed ecco che subito vedo un oggetto bianco che giace a terra: è lei, senza filo, paracadute e pallone.
Mi avvicino, la raccolgo, la guardo, leggo la matricola e corrisponde, si tratta proprio della radiosonda caduta tre anni fa. Il sensore è rotto e sulla superfice di polistirolo, è presente l’impronta, forse di un cinghiale.
Fortunatamente, nonostante l’impronta del probabile ungulato, la radiosonda è integra. La sua superficie bianca è leggermente sporca di fango, manca l’adesivo dell’aeronautica e i segni di tre anni passati alle intemperie ci sono tutti.
Comunico a Pietro il ritrovamento, con la radiosonda al sicuro nel mio zaino, e un bastone fra le mani, che mi è servito per farmi largo fra i rovi. Torno indietro, esco dal bosco, salgo in auto e mi dirigo verso Nemi, per festeggiare il San Valentino con la mia dolce metà che ha avuto la pazienza di attendermi in auto, insieme alla nostra amata cagnolina. Una festa degli innamorati speciale, con, oltre che l’amore, la semplice soddisfazione di aver recuperato, la seconda sonda fredda della mia carriera di cacciatore.
Eccomi di nuovo qui a scrivere dopo qualche tempo, questa volta voglio parlarvi di un’attività che avevo sempre trascurato, pur sentendone spesso parlare ma che grazie a un nuovo amico, Mario IU0MUN di Anzio, mi ha appassionato da qualche giorno: la caccia alle radiosonde meteo.
Per chi non lo sapesse, sono 1100 circa – ad oggi – le stazioni di radiosondaggio atmosferico nel mondo che lanciano palloni sonda. Molte sono presso aeroporti, spesso dell’aeronautica militare. In Italia, sono otto: Novara (Cameri – fino a qualche anno fa era a Linate), Cuneo, Bologna (S.Pietro Capofiume), Udine, Roma (Pratica di Mare A.M.), Cagliari, Lecce (Galatina) e Trapani. Fino a pochi anni fa l’operazione di lancio era manuale, dal gonfiaggio al rilascio del pallone, oggi molte stazioni dispongono di complessi sistemi di lancio automatici. Un macchinario gonfia il pallone, aggancia sonda e paracadute e li rilascia nell’atmosfera.
Ogni lancio deve essere autorizzato e notificato agli aerei tramite apposito messaggio aeronautico NOTAM.
I lanci vengono eseguiti alle cosiddette ore sinottiche, ovvero 00, 06, 12, 18 ora UTC (l’ora del meridiano di Greenwich). Alcune stazioni, e alcuni enti di ricerca, inviano anche radiosonde con sistemi di misura di altri parametri o di inquinanti, o dell’ozono stratosferico (a Roma, partono da Bracciano). Sono sonde più pesanti che salgono con palloni enormi, anche di 3-4 metri di diametro.
L’Aeroporto dell’Aeronautica Militare di Pratica di Mare (Roma), lancia due palloni sonda al giorno, uno alle ore 12.00 p.m. e l’altro alle ore 00.00 a.m., Bracciano ne rilascia una ogni tot giorni. Le frequenze per ricevere questi palloni (al 02/09/2023) sono:
Come ben sapete, in Italia è libera l’attività di solo ascolto delle frequenze radioamatoriali (art. 134 comma 4 del D.L. Codice delle Comunicazioni Elettroniche D.L. 259/03). Al contrario, in passato, era necessario richiedere un’apposita autorizzazione anche per quelle frequenze. Coloro che vogliono ottenere un attestato dell’attività di ascolto possono richiedere l’assegnazione di una sigla distintiva presentando domanda in bollo (art. 9 del sub-allegato 26 al Codice). La domanda (sub-allegato F dell’allegato al Codice) va inoltrata all’Ispettorato Territoriale competente di zona del Ministero dello Imprese e del Made in Italy (MIMIT), dipartimento Comunicazioni. Il nominativo di SWL è formato dalla lettera I (Italia), il numero di protocollo, la sigla della provincia di appartenenza (ad es. I/0123/xy).
Per quanto riguarda l’eventuale ascolto delle comunicazioni in chiaro su frequenze diverse da quelle HAM – radiosonde incluse – sarebbe vietato ma è da sempre diciamo “tollerato”, l’importante è non divulgarne il contenuto.
Fatta questa doverosa premessa, la radio-caccia alle sonde, è un’attività che appassiona tantissimi radioamatori, SWL e non, in tutto il mondo.
Gli strumenti per l’ascolto delle sonde meteo:
Per ricevere con successo le radiosonde, è necessaria una normale radio ricevente (scanner) che possa coprire le frequenze 400/408MHz in FM, mentre per la decodifica dei dati è necessario collegare il ricevitore ad un computer, si può anche utilizzare un ricevitore SDR e un PC. Tuttavia, per diventare un vero e proprio cacciatore, è consigliabile dotarsi di un TTGO, ovvero, un piccolo ricevitore LoRa che configurato in maniera opportuna, offre la possibilità attraverso una pagina web interna o attraverso un app su smartphone, di seguire e inseguire la radiosonda fino al punto di atterraggio, e qui comincia la mia storia con Mario, IU0MUN…
Intorno al 20 agosto 2023, vendo a Mario un hotspot MMDVM, una Raspberry e un modem MMDVM per iniziarlo ai modi digitali, DMR, C4FM e DSTAR. Ci incontriamo alla stazione di Aprilia e nasce subito una simpatica amicizia, lui mi racconta della sua passione di cacciatore di Sonde (ne ha recuperate più di 60), io gli parlo della mia passione per le tecnologie digitali e mi metto disposizione per la configurazione dei suoi nuovi “giocattoli” e gli racconto che mi piacerebbe iniziare a dedicarmi all’attività di cui mi sta parlando con orgoglio, che ho una sonda a casa (VAISALA RS92) regalatami dall’amico e socio del 773 Radio Group, da me presieduto, Paolo IU0HKO, e che vorrei maggiori informazioni sull’argomento.
Dopo qualche giorno, Mario mi dice di passarlo a trovare a lavoro, perché ha una cosa da darmi, mi presento e mi regala (non ha voluto soldi), un TTGO, funzionante e configurato per cominciare la mia avventura.
Non passano nemmeno 10 giorni dal nostro incontro, che ieri 1 settembre, mi avvio alla ricerca della mia prima sonda, caduta in un campo di angurie nei pressi di Aprilia, avverto Mario che sto andando sul posto e con sorpresa lo trovo già sul luogo delle coordinate GPS, in attesa di iniziarmi al mio primo recupero. Entriamo nel campo, ci viene incontro con un furgone il guardiano che ci chiede cosa stiamo facendo, gli spieghiamo il tutto e ci permette di raccogliere la VAISALA RS41 seriale U2050369 con tanto di pallone scoppiato e paracadute.
Io IZ0RIN e MARIO IU0MUN al mio primo recupero!
Ma non finisce qui!
Con estrema soddisfazione e anche tanta fortuna, oggi 2 settembre 2023, mi accorgo che una nuova sonda sta cadendo a pochi km da Ariccia e cosi decido di seguirla e di recarmi sul posto, mi avvicino alle presunte coordinate, cambio strada un paio di volte, finché la sonda non va a cadere su una via adiacente a via del Divino Amore in zona Frattocchie, la fortuna vuole che si ferma su una recinzione mentre il pallone con il paracadute, cadono in un giardino adiacente. Mentre faccio il video di rito e recupero la sonda, mi raggiunge un altro cacciatore accompagnato dalla moglie, due persone molto simpatiche, mi sono dispiaciuto di essere arrivato prima di loro, perché comprendo la delusione di arrivare sul posto e trovarci qualcun altro, ma è sempre un gioco e come si dice: che vinca il migliore!
In ogni caso, dopo aver recuperato la sonda VAISALA RS41 seriale U1950220, citofono all’abitazione dove nel giardino è presente il pallone e il paracadute, una signora anziana, molto gentile e per bene si affaccia, le spiego che sono un radioamatore, che nel suo giardino è caduta una sonda meteo, le spiego a cosa serve, cosa sto facendo, vede anche le scritte della Protezione Civile che ho sulla macchina, si fida e mi fa entrare e cosi sono riuscito a recuperare il tutto, scusandomi per il disturbo. Veramente tanta fortuna, per la mia seconda sonda meteo in due giorni! Ora, però, mi fermo qualche giorno, per dare spazio anche agli altri, non vorrei mai che qualcuno magari troppo invidioso, fosse costretto a prendere del MAALOX, HI HI HI!!! Ovviamente scherzo, alla fine è un gioco, sicuramente con tanto agonismo, dove spero prevalga l’HAM SPIRIT, per troppi, soprattutto per molti nuovi OM, ancora troppo sconosciuto!
P.s. in questi giorni mi dedico alla modifica delle RS41, per farle diventare dei BEACON Aprs e RTTY! Stay tuned!
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