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Radiosonde: Il mio primo recupero – in terra Belga – di sonda inglese.

Cari colleghi, amici ed eventuali nemici,

mi trovo in Belgio per le vacanze natalizie e pur non avendo con me e per scelta, Radio, Ttgo, o altro, dopo quasi una settimana di inattività, sono entrato in crisi di astinenza e affidandomi al sito http://www.sondehub.org ho deciso di monitorare le radiosonde nel paese della commissione europea.
Purtroppo, il periodo non è favorevole per il recupero delle sonde locali che cadono spesso in Germania, Francia e Lussemburgo, sono passato quindi a monitorare le sonde Inglesi del sito di Herstmonceaux che fortunatamente stanno cadendo in questi giorni, quasi tutte in Belgio.

La notte, in questo caso, non porta consiglio ma porta le sonde

La notte di S. Stefano, sono partito insieme al mio amico Luca, al recupero di una radiosonda caduta nei pressi di Liegi ma conoscendo poco il territorio, mi sono trovato davanti un immenso campo fangoso ed ho dovuto rinunciare; non dandomi per vinto e volendo portare in Italia un trofeo, quasi da eroe nazionale (HI,HI,HI), la notte scorsa, a cavallo fra il 29 e il 30 dicembre, sono partito alla ricerca di una sonda caduta nei pressi di Jurbise (vicino Mons).

Intorno alle tre di notte sono arrivato nel punto di ultima trasmissione della sonda facendo un buco nell’acqua, l’assenza di TTGO, il buio e la pioggia non hanno di certo aiutato ma studiando il territorio, ero certo che di giorno, la sonda sarebbe stata di facile recupero. Pronto a ritornare la mattina successiva, non mi rimaneva che andare a nanna percorrendo a ritroso i circa 60 km che mi dividevano da Charleroi dove alloggio.

Ero talmente impaziente e pieno di adrenalina che mi sono addormentato, crollando, praticamente all’alba. Soltanto verso le 11 ho aperto gli occhi e di corsa mi sono collegato al sito sondehub per capire se qualcuno avesse recuperato il mio tresssorooo… la sonda era ancora li, quindi di corsa con un altro amico, Claude, sono volato verso Jurbise: i 45 minuti piu’ lunghi della mia vita… nel frattempo, in contatto con il collega Pietro IT9EWK – fondatore del PIRS Italia – mi sono fatto mandare la simulazione di atterraggio di questa RS41 inglese. Giunto sul posto, ho cominciato a controllare i tetti delle case, i terreni, le vie, nulla… della sonda nessuna traccia, stavo quasi per rinunciare, quando, su un albero ho scorto un qualcosa di bianco penzolare… era lei, era la RS41 con seriale U4074599 partita dal sito inglese di Herstmonceaux alle 00.15 della notte precedente.

La sonda era davanti a me in tutto il suo splendore ma, perchè c’è sempre un ma, si trovava su un albero, in una proprietà privata, a circa 8/10 metri di altezza. In auto avevo chiesto al mio amico di portare una canna da pesca rimediata da un vicino, prevedendo che la sonda fosse su un tetto o un albero, ora non ci rimaneva che suonare alle varie porte per trovare un accesso in quel terreno. Dopo qualche minuto, una gentilissima signora anziana, dopo aver sentito il figlio al telefono, ci permette di entrare nella proprietà ma una volta sotto l’albero, tirando su la canna, ci accorgiamo che non è abbastanza lunga, senza perdersi d’animo, Claude, arrampicandosi stile spiderman, con un tocco di avambraccio con la punta della canna da pesca riesce a far scendere la sonda verso terra, eccola finalmente nelle mie mani, ora un ultimo sforzo, con pazienza e con un paio di guanti, tirandone il filo, riesco a recuperare anche pallone e paracadute.
Il SIGNORE DELLE SONDE, ha deciso di regalarmi, per capodanno, questa mia prima sonda inglese in terra belga.

73 e buon 2024
de ALEX – ON/IZ0RIN
CHARLEROI BELGIO