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Nuova circolare Mi.Se. contro i radioamatori!?!?

E’ uscita il 16 maggio, una circolare che (da una prima e veloce lettura, sicuramente da approfondire) di fatto mette “fuori legge” l’80% dei ripetitori radioamatoriali. La lunga diatriba delle attribuzioni delle frequenze tramite band plan IARU, mai riconosciuto dal Mi.Se., vede oggi un’evoluzione in negativo.

La nuova circolare è contro i radioamatori?

Sicuramente è contro una parte di radioamatori, ovvero, tutta quella parte che non ha scelto ARI come associazione rappresentativa e quell’altra parte che ha scelto di non farsi rappresentare da nessuna associazione. IARU, in Italia, riconosce soltanto ARI che ad oggi rappresenta soltanto un terzo (e sono buono) di radioamatori.

Cosa si contesta?

Chiaramente, chi si sente rappresentato da ARI, non sarà d’accordo con questa mia lettera ma voglio che un punto sia chiaro: Il Ministero, prima di decidere di aderire al Band Plan IARU modificando l’allegato 26, prima di decidere di mettere mano alle nuove norme che stanno agitando la maggior parte dei radioamatori, prima di decidere qualsiasi modifica a leggi e regolamenti, avrebbe dovuto chiamare ad un tavolo decisionale – almeno due anni fa – i rappresentanti di tutte le associazioni italiane, e avvisare tutta la comunità radioamatoriale, così come ha fatto con la consultazione pubblica per la modifica del PNRF. Così si dovrebbe agire in un paese democratico e ai giorni nostri.

I fatti:

Prima il Mi.Se., autorizza con 6 anni di ritardo, decine e decine di ripetitori con shift a +5 mhz (anche dopo aver cambiato l’allegato 26), poi dopo qualche mese, su suggerimento forse di qualche consulente radioamatore e forse di chissà chi altro, senza interpellare le associazioni, tenta di modificare l’allegato 25, imponendo un sostanzioso contributo sui ponti ripetitori e dopo essere stato temporaneamente bloccato (perché la firma al Ministro è stata bloccata ma il provvedimento non ancora ritirato) da tutti coloro che si sono ribellati, me compreso, emette una circolare che di fatto vieta l’utilizzo dello shift a in questione sulle UHF (perché le frequenze sarebbero in banda satellite) e vieta l’utilizzo delle frequenze di alcuni ponti ripetitori sulle VHF. Bel capolavoro! Complimenti a chi ha firmato e pensato di creare questo bailamme. Per le autorizzazione in essere, come si comporterà? Non è ben chiaro, leggete e giudicate voi.

Il 773 Radio Group, insieme a Onda Telematica, al CISAR e alle associazioni che vorranno aderire, ha intenzione di andare a fondo alla questione, per tutelare i diritti dei nostri iscritti e di quei radioamatori che hanno firmato la petizione da me promossa.

ESTRATTO DALLA CIRCOLARE : APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA

La presente circolare sarà effettiva a decorrere dal 1° giugno 2022.

Si evidenzia che da tale data le indicazioni operative contenute nella presente circolare sono effettive ai fini dell’istruttoria delle istanze per il conseguimento o per il rinnovo delle autorizzazioni generali per stazioni ripetitrici nonché per l’esame delle variazioni delle caratteristiche tecniche delle stazioni ripetitrici che perverranno agli ispettorati.
Peraltro, per quanto riguarda i compiti di vigilanza e controllo degli ispettorati territoriali sulle autorizzazioni generali in corso di validità, si terranno nella debita considerazione gli eventuali oneri di adeguamento tecnico delle stazioni ripetitrici, in conformità alla presente circolare, a carico dei radioamatori interessati (cosa significa?).
La scrivente Direzione resta a disposizione per eventuali chiarimenti e per contribuire sinergicamente alla risoluzione di eventuali problematiche applicative.
La presente circolare è pubblicata sul sito istituzionale alla sezione degli ispettorati territoriali‐Radiomatori.

Che cos’è la IARU?

L’International Amateur Radio Union è una confederazione internazionale di organizzazioni nazionali (In Italia riconosce soltanto ARI, e nel mondo una sola associazione per nazione) che consente un forum per questioni comuni di interesse per i radioamatori di tutto il mondo e rappresenta collettivamente questioni per l’International Telecommunication Union. Di fatto, IARU, non riconoscendo altre associazioni al di fuori di quelle scelte, una per ogni singolo stato, non può rappresentare tutti i radioamatori del mondo ma evidentemente rappresenta soltanto quelle associazioni che possono aderire ad essa.

Cos’è il BAND PLAN IARU?

IARU, ha deciso, di suddividere le frequenze radioamatoriali, dedicando ogni singola porzione a varie attività (Fax, Satellite, Fonia, etc.). Di fatto, IARU, consiglia ma non può imporre perché essendo una semplice confederazione, non ha alcun potere legislativo. Se il MI.SE.., per la prima volta nella storia, aderisce al BAND PLAN IARU, di fatto discrimina tutte le altre realtà associative che non sono d’accordo su come sono state suddivise le porzioni di frequenza da parta di una associazione di associazioni.

Lo shift +5000 mhz, disturba le attività in banda satellite?

Questo lo domando a voi, come fa un ripetitore a disturbare la banda satellite se riceve su quella banda e non ci trasmette? Voi potreste dirmi che sono i radioamatori che disturbano la banda satellite, quando impegnano il ripetitore, bene ma nella maggioranza dei casi, un repeater, viene impegnato con 5 watt da portatile, questo e sufficiente a disturbare davvero la banda satellite? Se anche fosse, conoscete veramente qualcuno che fa attività satellite in UHF? Io in 13 anni di attività, non ho mai conosciuto nessun radioamatore che utilizzasse questo tipo di servizio, in ogni caso, il MI.SE., fino a pochi giorni fa, ha continuato a rilasciare autorizzazioni sui 435 MHZ, senza alcun tipo di problema e ora, dal primo di giugno, come intende procedere, toglie queste autorizzazioni o impone ai radioamatori autorizzati una spesa importante per aderire a questa sua decisione?

La modifica dell’allegato 26 nel 2021.

A Marzo 2021, senza interpellare le associazioni radioamatoriali, modificava l’allegato 26 anche riguardo le stazioni ripetitrici, inserendo questa nuova norma:

3. Le stazioni ripetitrici automatiche non presidiate di  cui  al comma 1 devono operare sulle frequenze attribuite dal piano nazionale di  ripartizione  delle  frequenze  al  servizio  di  radioamatore  e rispettare le allocazioni  di  frequenza,  per  le  varie  classi  di
emissione,  previste  dagli   organismi   radioamatoriali   affiliati all'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT). 

rispettare le allocazioni di frequenza, per le varie classi di emissione, previste dagli organismi radioamatoriali affiliati all’Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT), Il MI.SE., di fatto, scrive nero su bianco che bisogna rispettare oltre al PNRF, anche le allocazioni di frequenze decise non da tutte le associazioni ma soltanto da quelle affiliate alla Unione internazionale per le Telecomunicazioni (UIT) che è un’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite che tratta le questioni relative alle tecnologie della comunicazione e dell’informazione.

Le mie solite domande:

Perché il Mi.Se. recepisce le regole dettate da un’associazione come IARU che non rappresenta tutti i radioamatori del mondo, su un suo documento ufficiale ed entra in merito a discorsi meramente organizzativi in carico ai radioamatori stessi che sono liberi di decidere se rispettare o meno un semplice regolamento senza valore legale?

Come mai, il Ministero che con la vecchia dirigenza, ha sempre dichiarato di non riconoscere il Band Plan IARU (perché non rappresentativo di tutti i radioamatori italiani) ma soltanto il PNRF, nel 2021, si schiera e addirittura modifica l’allegato 26 ed emette una circolare del genere? Chi ha suggerito questa forzatura? Chi è stato interpellato?

Come direbbe Checco Zalone, in un suo noto film: “ma sono del mestiere questi?”.

Continuate a firmare la petizione aggiornata: https://chng.it/5RLtCfmL

73 de IZ0RIN

Presidente 773 Radio Group

BrandMeister VS DmrMarc/DMR+: la guerra continua!

Con comunicato sul sito ufficiale del BrandMeister italiano, indirizzato a tutti gli utenti DMR che accedono tramite ponti collegati al network BM o tramite DV4MINI è stato annunciato – in parole povere – che, da oggi si ritorna definitivamente al passato con  Reti Diverse e TG diversi e non più condivisi.

Più semplicemente, oggi, in Italia, esistono due reti la DMRMARC/DMR+ e la BrainMeister che attestano il canale Italia sul TG222, la zona 0 sul TG2220, la zona 1 sul TG2221, la zona 2 sul TG2222, e così via… ma non si parlano più fra loro.

Per far parlare i due mondi e far collegare le DV4MINI, si erano creati dei reflector che attestavano il canale Italia sul TG4250, la zona 0 sul TG4260, la zona 1 sul TG4251, la zona 2 sul TG4252, e così via…

Dallo scorso anno, (quando esistevano anche altre reti e divisioni), le reti erano state unificate e quindi, chi utilizzata da una qualsiasi delle due reti il TG Italia 222 parlava tranquillamente con tutti i ponti collegati a prescindere se DMR+ o BM, in maniera trasparente grazie al reflector TG4250 Italia e quelli regionali (4260,51,52..).

Non essendoci più questa unificazione, per problemi da me spiegati in questo mio articolo precedente, da adesso, per le chiavette DV4MINI, la situazione si complica: bisogna scaricare il nuovo software che gestisce IPSEC per collegarsi alle rete DMRMARC/DMR+ e utilizzare il vecchio software, per collegarsi ai server della rete BrainMeister (verificando la connessione ai server della suddetta rete) ma non più chiamando i TG4250 e regionali in maniera diretta ma a quanto pare utilizzando la modalità XTG chiamando i TG222, 2221, 2222, etc. della rete BM.

Trovate info a riguardo su questo mio articolo.

Ecco il comunicato presente sul sito DigitalHAM:

Si informano tutti gli utenti del nostro network BrandMeister che è stato eliminato il mirroring dei reflector italiani verso i TG corrispondenti

4250 Italia -> TG222

4251 Zona 1 -> TG2221

4252 Zona 2 -> TG2222

………

4260 Zona 0 -> TG2220

 

Utilizzatori di DV4Mini

Per tutti coloro che utilizzano questo tipo di hotspot, si sollecita l’utilizzo dell’ Extended Routing (XTG) per connettersi direttamente ai Talkgroup e non più i reflector di cui sopra.

fonte: Stop Mirroring Reflector

Buon DMR (speriamo) a tutti

73 de IZ0RIN – ALEX

Facciamo il punto sulla rete XLX DSTAR Italia

Premesso che l’associazione nella quale ricopro il ruolo di VicePresidente, 773 Radio Group, ha in seno 2 XLX Reflector e 1 XRF Refletor, da me gestiti e Messi a disposizione della comunità radioamatoriale che rispettivamente servono a:

XLX773 xlx773.iz0rin.it (Modulo A – Traffico Internazionale, Modulo B –  Link Nazionale DStar, Modulo C traffico locale+echolink, etc.)

XLX706 xlx706.iz0rin.it (ZONA 0 – TEST)

XRF014 xrf014.iz0rin.it/xrf (Ponte fra XLX068 e XRF068 rete ircddb Italia)

Che il nostro gruppo ha due ponti ripetitori DSTAR uno situato sul Monte Trevi di Sezze (IZ0RIM B) e uno a Pomezia (IZ0RIN B) con ampia e vasta copertura di Latina, Litorale Laziale e Roma Sud/Centro.

Che la nosta associazione aderisce al progetto XLX DSTAR ITALIA, si rende noto che:

Già da alcuni mesi la sperimentazione di un modulo unico e condiviso per il flusso dati digitale D-Star “nazionale” è con successo operativa. Ricordiamo che i Server XLX (concentratori delle connessioni dei vari ponti ripetitori e hotspot digitali) sono tra loro interconnessi e riservano alcuni moduli (ne hanno 26 in totale) per funzionalità di QSO specifiche. Nel particolare è stato accettato da tutti i partecipanti al “net italiano D-Star” che il modulo A sui sistemi XLX è riservato al traffico internazionale; questo significa che collegando il proprio ripetitore di zona (o hotspot) a tale modulo è possibile fare QSO con colleghi di altre nazioni. Diversamente il modulo B è riservato ad una sorta di “link nazionale” D-Star per dare la possibilità a tutti di parlare con l’intera penisola. E’ un fattore molto importante perché abbatte tante barriere che in questi anni si erano venute a creare, con la nascita di tanti “piccoli orticelli”, spesso mal gestiti, che non permettevano possibilità di collegamenti a lunga distanza.

Ora, grazie allo sforzo di tanti gestori (sysop) che tengono aggiornati server con connettività dedicate e prestazioni di rilievo, abbiamo una rete “unificata” che copre quasi tutto il territorio italiano. Per questo motivo parlare sul modulo B significa essere a conoscenza che ci sono centinaia di stazioni e ponti ripetitori collegati, e particolare attenzione va riservata nel lasciare spazio sufficiente (tempo di attesa di alcuni secondi) prima di schiacciare il PTT e “prendere la parola” in un QSO (anche chiaramente nello svolgimento dello stesso, ricordandoci di indicare sempre a chi si da il “cambio” attraverso il relativo nominativo). Dobbiamo sempre assicurarci che possa entrare nel discorso un nuovo collega e allo stesso tempo dare la possibilità a tutti i sistemi digitali di “allinearsi” (molti usano connettività wireless/3G/4G con tempi di risposta non proprio immediati, o linee dati portate in alture che non sono performanti al 100%). Anche attivare stazioni non presidiate che inviano di continuo “beacon” di aggiornamento delle coordinate GPS non è una buona regola di utilizzo, ci sono tantissimi articoli che spiegano come eseguire le giuste impostazioni per non creare disturbo, oppure chiedere ai colleghi presenti in radio, c’è sempre qualcuno disponibile ad aiutare. Alla fine sono semplici regole e consigli che aiutano nella gestione dell’intera rete digitale. Il terzo modulo, detto modulo C, è ad uso regionale. Questo vuol dire che se contatto un collega, magari di zona, sul modulo B posso dirgli di spostarsi sul C per continuare il QSO locale e non “monopolizzare” l’intera tratta nazionale. Spostarsi sul modulo C significa impartire il comando al proprio ripetitore in uso di cambiare modulo (fattibile anche via DTMF oltre che campo UR della programmazione del proprio RTX – sul sito degli amici del gruppo dstar firenze sono presenti articoli che spiegano come fare). Se tale sistema non accettasse questi comandi (alcuni sysop di ponti ripetitori ancora non capiscono l’importanza di lasciare totalmente libero un sistema) è comunque possibile usare le STARNET (vedi sempre su questo sito). Insomma, avvicinarsi ed usare un sistema digitale radioamatoriale implica anche un po’ di studio e la conoscenza del proprio ricetrasmettitore; non vogliamo essere solo chiamati “pigia-bottoni” o assimilati a Skype vero? Gli altri moduli sono per sperimentazioni locali o per l’interconnessione con altri sistemi digitali radioamatoriali (viene utilizzato XLX177 quale sistema bridge). Ricordiamo che, ad esempio, il modulo F è collegato (sugli XLX che lo prevedono) con il sistema/rete Fusion della Yaesu, raggiungibile anche lato DMR con l’utilizzo del TG 2229192, mentre il modulo D con il TG 2225 DMR Regione Toscana. Questi moduli non sono comunque “obbligatoriamente condivisi” (a differenza del B) e per maggiori informazioni consiglio di contattare il sysop del proprio XLX di riferimento (per il 773,706 e 014 alex IZ0RIN).

Un’altra cosa importante da sottolineare è che non ci sono limitazioni nell’usare (connettere) un XLX rispetto ad un altro, ma sarebbe opportuno che ogni sistema (ripetitore e hotspot) collegasse il server XLX della propria regione o zona di gestione, per creare una più capillare distribuzione dei sistemi connessi alla net italiana. Probabilmente il prossimo passo nella configurazione dei sistemi XLX sarà quello di creare uno o due server per regione, e permettere la connessione agli stessi solo ai sistemi della propria zona, con una nuova distribuzione numerica e di più facile comprensione per l’utilizzatore (es. il numero 7 sarà indice della Regione 7 italiana, e probabilmente XLX077 diventerà XLXn5n ovvero riporterà obbligatoriamente la cifra 5 indice della Toscana, regione nella quale il reflector agisce (si parla della gestione dello stesso a cura del sysop). Vediamo nel dettaglio alcune immagini che meglio spiegano alcune funzionalità e possibilità operative.

Dashboard di un reflector XLX (nello specifico, a titolo di esempio, XLX773)

xrf773dash1

Si vede bene il traffico dei colleghi che stanno utilizzando tali sistemi, i ripetitori o XLX dai quali stanno transitando (colonna VIA/PEER) e la data del passaggio. Sulla destra vi è la tabella dei moduli che visualizza i sistemi connessi e la destinazione d’uso di ogni modulo (in questo caso è specifico per il reflector 773). Il modulo B raccoglie appunto il traffico del link nazionale digitale D-Star. Vediamo successivamente la tabella degli XLX tra loro interconnessi (bottone PEERS in alto). La prima colonna mostra il nome del reflector XLX, l’ultima il modulo condiviso. Questo significa che, ad esempio, XLX077 (Zona5) oppure XLX068 (Zona6) hanno con XLX773 il modulo B condiviso e il mio ponte ripetitore posso in egual modo connetterlo a qualsiasi di questi reflector ottenendo lo stesso risultato di transitare sul link nazionale. Sarebbe quindi buona norma, se risiedo in zona 0, utilizzare uno dei reflector più vicini, per meglio distribuire il flusso dati e “armonizzare” il sistema, in virtù di prossimi cambiamenti.

reflector-grupporadiofirenze-2

I server XLX sono sistemi dinamici, ci sono continui cambiamenti in atto e aggiunte e dismissioni, per tale motivo è consigliabile controllare periodicamente la lista dei server attivi e, per quanto riguarda la situazione italiana, provvedere ad aggiornare i file del proprio ponte ripetitore e/o hotspot (es. DExtra_Hosts.txt) con i nuovi record DNS o IP per non rischiare di vanificare la connessione alla rete. Una lista dei sistemi XLX operativi è visionabile premendo il bottone REFLECTOR LIST sulla dashboard:

reflector-grupporadiofirenze-3

Premendo sul nome del reflector si entra nella dashboard di tale sistema, facilmente capibile la zona di influenza. Ad oggi, ottobre 2016, questi sono i record DNS e IP dei reflector connessi alla net italiana (oltre XLX077 che ha DNS xrf077.duckdns.org e XLX706 che ha dns xlx706.iz0rin.it):

reflector-grupporadiofirenze-4

Rileviamo inoltre che, a volte, alcuni colleghi non si ascoltano tra di se. Il motivo è dovuto al fatto che uno dei partecipanti al QSO non ha effettuato la registrazione alla rete D-Star, obbligatoria come è tale la richiesta di ID alla rete DMR. Purtroppo nel passato molti sistemi non tenevano conto di questa registrazione e magari il traffico era molto “localizzato”, ma ora, da quando il link è armonizzato, certe “leggerezze” vengono fuori e si traducono in malfunzionamenti. Per effettuare la registrazione, totalmente automatica, collegarsi al REF068 come da immagine seguente, (o anche da questo link):

reflector-grupporadiofirenze-5

Alcuni vecchi sistemi, in via di “dismissione” (es. XRF003 o REF068), sono collegati alla net XLX attraverso degli artifici. Ad esempio XRF003 A (vecchia configurazione) è connesso “come ponte ripetitore” attualmente al reflector XLX911 B e su di esso riversa il suo flusso dati, mentre il reflector 068 A (vecchio esempio di sistema ICOM) si ricongiunge con la rete XLX attraverso il server XRF014 (del 773RadioGroup) che è collegato da una parte al REF068 mentra dall’altra a XLX068 modulo B. Questo per informazione, all’utilizzatore finale della rete D-Star poco importa; deve essere però chiaro che si sta assistendo ad un importante processo di trasformazione, alla ricerca di una ottimizzazione dei sistemi anche attraverso strumenti di verifica (vedi la DIM del GRUPPO RADIO FIRENZE) alla quale consigliamo ai tanti gestori di ponti e hotspot di aderire e ad una sempre più facile divulgazione delle informazioni e semplificazione della rete affinché il protocollo D-Star sia al meglio utilizzabile.

73 de Alex IZ0RIN

Fonte: Gruppo Dstar Firenze articolo di DAVID ik5xmk

DV4MINI: Nuovo Firmware 1.73 e nuovi software

Novità per la DV4Mini, per la famosa chiavetta, è stato rilasciato un nuovo firmware che sembra sistemare diversi bug e migliorare la gestione del protocollo DPLUS.

Parlo al condizionale, in quanto c’è molta confusione in giro e il sito ufficiale http://dv4m.ham-dmr.ch/ di certo non aiuta, infatti sulla homepage tutto è fermo alla 1.65.

A supporto della chiavetta multimodo, arriva quindi il nuovo sito http://wirelesshold.com/manuals.aspx (nuovi produttori degli apparati DV4) dove possiamo trovare il firmware 1.73 e il nuovo software (solo per windows) che supporta i nuovi server IPSC del DMR e quindi la nuova rete DMR-MARC/DMR+, sparisce invece con questo nuovo control center il BrainMaster che in ogni caso può essere usato con un’altra versione software sempre presente sul sito (cosa che trovo davvero assurda vista la popolarità raggiunta dalla rete BrainMaster ma questo è un altro discorso) o con una vecchia versione del DV4MF2 che purtroppo non è più sviluppato e supportato; non ho trovato, invece, nulla di specifico, riguardo le novità del firmware, anzi, vi invito ad indagare!

The latest Windows control center software (November 15, 2016) for the DV4mini from here

The control center software for joint DMR-MARC/DMR+ access can be found here

Nuova versione del control center anche per RaspBerry.

Control Center Software:

The Raspberry Version (November 21, 2016) for Pi2 and Pi3 can be found here


Vi ricordo per la rete BrainMeister che per collegarsi in modalità XTG o si utilizza il vecchio DV4MF2 oppure dal classico software della DV4MINI, bisogna prima collegarsi al TG4999 e poi dal Browser Internet collegarsi al sito: http://www.dashboard.digitalham.it/dashboard/index.php?page=erouting

o

http://brandmeister.network/index.php?page=erouting

dove troverete una pagina con il vostroID utente e il codice della nazione appena sotto, potrete inserire l’ID gruppo di conversazione desiderato (es. 222 o 2220, ETC.) e fare clic su OK.

Vi invito a scaricare questa ottima guida, redatta dal collega HB0OAB per conoscere meglio il DMR.

73 de Alex IZ0RIN

DV4MINI – DMR, TG EXTRA e Radio DMR: Problemi di ascolto!

Cari Colleghi,

Come ben sapete, per utilizzare la radio DMR con la DV4MINI, dovete generalmente programmarla su: Slot 2, Color Code 1, TG9.

Con queste impostazioni, però, non riuscirete ad ascoltare in radio i TG EXTRA BRANDMEISTER ma non temete,  la soluzione è semplice:

Dovete aggiungere, nella RX Group List, ogni reflector EXTRA che volete ascoltare altrimenti vedrete il traffico sulla DV4MINI ma non ascolterete nulla. Questo accade perché mentre i TG Mondiali, Europei, Nazionali e Regionali transitano regolarmente anche con impostazione TG9, i TG EXTRA che lavorano in routing, tipo TG8500 o 8505 o 2229192, transitano portandosi dietro il loro identificativo e quindi la radio non ve li fa ascoltare… per questo motivo dovete aggiungerli nella group list TG9.

Questo problema è stato riscontrato su Tytera MD380 e Retevis RT3 ma credo che sia presente anche su gli altri apparati.

73 de IZ0RIN – Alex

DV4MINI: Nuovo Firmware 1.65 (22 maggio 2016)

Cari Colleghi,

la DV4MINI, si aggiorna alla versione firmware 1.65
Data Software: maggio, 22 2016

La nuova versione implementa:

1. una migliore tolleranza RX DMR (più facile impostare la frequenza offset ). Attenzione: la correzione DMR-QRG deve essere impostata su +300 Hz o superiore altrimenti non funziona bene. Si prega di effettuare una nuova regolazione.
(io con la Tytera MD380 ho settato +400hz)

2. supporto completo della nuova Dongle DV4mini versione VHF 2m (disponibile a fine giugno)

3. accesso ai timeslot 1 DMR+ (prima collegare sempre un normale reflector TS-2, quindi passare al TS-1)

4. Scanner DMR (scansione di un elenco di 10 reflector per qso attivi)

5. supporta le nuove schede ARM a 64 bit (attualmente testato su ODROID-C2). Per raspberry 3B utilizzare la versione a 32 bit, dal momento che la RPI3B gestisce un sistema operativo a 32-bit.

Per aggiornare il firmware, aprire il software originale della DV4MINI, andare nella sezione “FW Update” cliccare su Flash Firmware e dare in pasto il file del nuovo FW, poi premere Flash Firmware e attendere.

73 de IZ0RIN

da questo link potete scaricare firmware e nuovo software di gestione

http://dv4m.ham-dmr.ch/Testversionen_1.65/

“DV4mobile” Wireless Holdings – Il Santo GRAAL delle RADIO! Disponibile da ottobre 2016.

Si chiama “DV4Mobile”, conosciuta anche come “NEW-RADIO”.

Si tratta di un apparato tri-banda (2m, 1.25m e 70 centimetri), multi-modo che opera con i principali sistemi digitali DSTAR, DMR, C4FM (FUSION). Ha anche la possibilità di connettersi alla Grande Rete via LTE, WIFI o Lan.

Il prezzo si aggirerà intorno ai 1000$ USA è sarà in distribuzione presumibilmente da Ottobre 2016.

L’apparato è stato presentato, il 21 maggio scorso, negli U.S.A. al Dayton Hamvention ed è stato realizzato dalla Holdings Wireless, produttore della scheda digitale DV4mini.

ZDV-DV4MOBILE-0001-1-1[1]Per ricapitolare, la radio opera sui 2m (144-148 MHz), 1,25 m (222-225 MHz) e 70 centimetri – bande (430 450 MHz) e supporterà inizialmente: DMR, D-STAR e C4FM (Fusion System). In seconda battuta, con i primi aggiornamenti, nel 2017, verranno implementati il P25, il dPMR, l’NXDN e il NEXEDGE. Poiché la radio è essenzialmente un Software Defined Radio (SDR), può facilmente essere programmato per supportare eventuali nuove modalità vocali digitali che i radioamatori potrebbero voler utilizzare in futuro.

L’idea di creare un multi-banda e multi-modo digitale,maxresdefault[1] è stato inizialmente concepita da Kurt, OE1KBC e Torsten, DG1HT nei primi mesi del 2015 e i primi prototipi della radio sono stati realizzati nel marzo 2016.

Sia Kurt, che è l’amministratore per il DMR + in Austria e Torsen, che è professore di assistenza nel campo della Intelligenza artificiale presso l’Università di Amburgo, in Germania, hanno collaborato al progetto iniziale della radio, conosciuto prima come “New Radio” e ribattezzato poi “DV4Mobile” dalla Wireless Holdings, che ha preso l’impegno di fabbricarla.

La DV4Mobile, rappresenta un grande passo per tutta la comunità radioamatoriale che potrà utilizzare il digitale con un solo apparecchio e in totale  indipendenza anche senza l’utilizzo di ponti radio.

Tra le molte caratteristiche impressionanti, infatti, la DV4mobile, si distingue per l’utilizzo della rete cellulare LTE, ribattezzata come “DV4LTE”, che consentirà di operare come un cellulare collegandosi in qualsiasi parte del mondo utilizzando la rete LTE globale e grazie all’utilizzo di internet in portabilità, avrà la possibilità di scaricare le informazioni ripetitore per DMR e DMR + e dei ripetitori in tutto il mondo basandosi sulla posizione GPS. Avrà, inoltre, la capacità di programmazione remota tramite una interfaccia web e dalla stessa la possibilità di effettuare aggiornamenti firmware e software. La radio potrà utilizzare internet anche tramite connessione WIFI o LAN e Bluetooth. Potrà inviare  e ricevere SMS, messaggi Facebook e Twitter. Potrà utilizzare Echolink in modalità FM.

Sembra anche (Ma credo soltanto per il mercato tedesco – N.d.R.) che con l’acquisto della radio, gli utenti avranno, per un anno, incluso nel prezzo, il servizio DV4LTE utilizzando una carta Sim virtuale già inserita nella radio che si appoggerà al gestore T-Mobile.

Il Wireless Holdings team mostra il DV4mobile al Dayton Hamvention 2016. Partendo da sinistra, Uli Altvader, AG0X, Presidente della Wireless Holdings, Torsten Schultze, DG1HT, Ingegnere capo e sviluppatore Wireless Holdings e Kurt Baumann, OE1KBC
Il Wireless Holdings team mostra il DV4mobile al Dayton Hamvention 2016. Partendo da sinistra, Uli Altvader, AG0X, Presidente della Wireless Holdings, Torsten Schultze, DG1HT, Ingegnere capo e sviluppatore Wireless Holdings e Kurt Baumann, OE1KBC

La DV4mobile è equipaggiata con CPU 1800 MHz, 16 GB di memoria ed è basata su una versione mobile di Linux.

Nel Pacchetto inclusi:

  • Microfono DTMF
  • staffa di montaggio mobile
  • Cavo di alimentazione 13.8V DC
    cavi USB ed Ethernet
  • Adattatore  HDMI, USB e seriale DB-9.

Per tutti coloro che vogliono montare il DV4mobile nel loro veicolo, è importante notare che la radio non dispone di un display frontale rimovibile come è standard per molte radio digitali più recenti. Gli utenti possono comunque installare la radio nel portabagagli o sotto il sedile del loro veicolo controllandola a distanza via Bluetooth, tramite uno smartphone iPhone o un Android.

73 de IZ0RIN – ALEX

fonte:

2016 Dayton Hamvention DMR radio roundup

Attenzione, i TG Extra (DMR verso DSTAR o FUSION) non funzionano sui repeaters DMR-MARC

Cari utenti del DMR,

Ho più volte segnalato nei miei articoli, la possibilità di poter dialogare da DMR verso DSTAR e da pochi giorni da DMR verso Fusion. Questo sistema, se pur perfettamente funzionante su qualsiasi ponte DMR, è stato purtroppo disabilitato, per scelta dei gestori dei singoli ponti, su quelli connessi alla rete DMR-MARC.

(Attenzione per dovere di cronaca: Dopo la pubblicazione di questo articolo, Luca IK0YYY ha giustamente sottolineato che la politica di non accesso dei repeaters ai reflectors extra verso DSTAR e FUSION, da parte dei gestori della rete DMR-MARC, è stata da sempre operata da loro come scelta principale e non implementata in un secondo momento, sebbene io ricordassi il contrario.).

Al momento (maggio 2016), le interconnessioni verso altri mondi digitali, potrebbero  funzionare soltanto sui ripetitori connessi alle altre reti (IT-DMR, CISAR, etc). Per sapere un ponte su quale rete è collegato dovete fare una ricerca in internet.

Questa che in un primo momento potrebbe sembrare una scelta illogica e contro la condivisione, è stata operata dai suddetti gestori  per tutelare il traffico DMR puro e soprattutto per evitare un sovraffolamento  di utenti che magari, mettendosi soltanto in ascolto o dialogando verso gli altri sistemi, potrebbero tenere occupati gli slot del ponte utilizzati dagli assidui frequentatori dello stesso.

Per chi non sapesse come funziona il sistema DMR, vi ricordo che ogni ponte ha due slots (due canali da 6,25 Khz, sulla stessa frequenza). Per convenzione lo Slot 1 si occupa delle interconnessioni verso: Mondo, Europa, Italia e TG8 Regionale, mentre lo Slot2 è dedicato ai TG (stanze) di ogni regione.

Poniamo il caso che un radioamatore impegni il ponte parlando con il TG ITA, e un secondo stia dialogando sul TG2220 (zona 0), tutti gli altri che vogliono parlare su quella frequenza devono scegliere se entrare in QSO su ITA o sulla ZONA 0 perché se provassero a impegnare un altro TG, il ponte risponderebbe come occupato e sulla radio sembrerebbe non funzionante.

Immaginate ora un caso, nel quale ci si mettesse soltanto in ascolto, dopo aver dato un colpo di portante per attivare il talkgroup e per un tempo indeterminato dal DMR verso DSTAR o FUSION, questo bloccherebbe lo Slot2 rendendolo non disponibile.

Ovviamente, per l’assiduo frequentatore del sistema che provasse a fare un QSO fra i soliti amici, questo sarebbe fastidioso, quindi ecco perché alcuni gestori hanno preferito limitare i ripetitori al traffico DMR puro.

Questa scelta può essere condivisa o meno… e non voglio entrare nel merito perché ogni proprietario di un ponte può decidere cosa fare del ponte stesso ma personalmente, per non essere “limitato”, ho risolto comprandomi una DV4MINI che consente di avere un mini Hotspot proprietario scegliendo di andare dove si vuole, senza dar conto a nessuno! Oggi, adatta a questo scopo, esiste anche la DV-MEGA!  E voi, cosa farete?

Buoni QSO, 73 de IZ0RIN

 

Ascolta il DMR sul tuo smartphone Android! DMR BrandMeister Tool.

Finalmente, dopo la possibilità di ascoltare il DMR sul WEB, ora è possibile farlo con il tuo smartphone Android.
L’applicazione DMR BrandMeister Tool, oltre ad offrire la possibilità di ascolto, offre l’opportunità ai possessori di DV4MINI di utilizzare in maniera semplice ed efficace la funzionalità Extended Routing. Scarica l’app per il tuo android da https://play.google.com/store/apps/details?id=network.bm.monitor.bmclient

Buon Ascolto

P.S.

Il Collega Andrea IZ0XBM mi segnala che su Android 4.4 l’app potrebbe non funzionare. Io, utilizzo un Samsung S5 con Android 5.0 e ogni tanto va in crash.
Per ascoltare evitando il crash dell’app: Aprire l’applicazione e aspettare che la linea “updating records” arrivi al 100%, poi passare su “Hose Line”, e se è la prima volta che si accede, accettare le varie condizioni. Una volta che le stazioni appaiono in lista, cliccare su quella di interesse e ascoltare.

73 de IZ0RIN

Monitor LCD 5″, Raspberry, DV4MINI e software Dv4mf2

Cari colleghi, non si finisce mai di sperimentare… mi hanno regalato un monitor touch screen per raspberry che ho installato prontamente sostituendo anche il software originale della Dv4mini con quello chiamato Dv4mf2.

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Dopo le prime difficoltà per installare il monitor, ho installato il nuovo software della magica chiavetta tedesca che ritengo sia molto più semplice ed efficace. Il dv4mf2, permette infatti di essere adattato al piccolo monitor con un semplice click dal pannello di controllo oltre che scegliere in maniera rapida quale sistema usare fra i vari digitali proposti. Permette inoltre di scegliere repentinamente, per quel che concerne il DMR, quale sistema utilizzare fra plus e brainmeister e addirittura ci consente di gestirne il routing anche se mancano alcuni TG italiani come quelli interconnessi al Dstar. Insomma il sistema implementato fa vivere in maniera totalmente autonoma la raspberry ovviamente, viste le dimensioni, è perfetto come visibilità ma leggermente scomodo come portabilità. Non ho ancora trovato un case adatto per contenere il tutto ma… ci sto lavorando.

73 de IZ0RIN ALEX

Approfondimenti sul Dv4mf2
http://dstar.grupporadiofirenze.net/?p=2008