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CONTRIBUTO SU PONTI RIPETITORI – PARE – ALLA FIRMA DEL MINISTRO E ALTRE (BRUTTE) NOVITA’! FIRMA LA PETIZIONE!

Gentili amici, cari colleghi,

Sembra (ma dal 8 maggio la notizia è confermata anche da ARI e CISAR) che la famosa modifica all’allegato 25 sia, dal 5 maggio 2022, pronta alla firma, sul tavolo del Ministro del Mi.SE. Giancarlo Giorgetti; voglio raccontarvi di cosa si tratta:

  1. Nuovo contributo per ponti ripetitori da versare, non si capisce bene se annualmente o in un’unica soluzione per il rilascio dell’autorizzazione e del relativo nominativo per le stazioni ripetitrici non presidiate. La cifra da corrispondere sembrerebbe essere fissata in euro 75 annuali (750 euro in un’unica soluzione) per ogni ponte. Ovviamente chi già possiede un ponte ripetitore, dovrà mettersi in regola, entro sei mesi, con il pagamento, pena la sospensione e il ritiro della licenza.
  2. Cancellazione del contributo di 5 euro, portando inevitabilmente – il servizio di radioamatore – al pari del semplice, se pur nobile, hobby CB e rischiando di non considerare più, quello del radioamatore, un importante servizio alla collettività.
  3. Contributo annuale per i beacon

Badate bene che queste non sono fantasie ma modifiche reali che da ieri – sembrerebbe – siano approdate, ribadisco, sul tavolo del Ministro dello Sviluppo Economico, pronte alla firma.

  • Per il punto 1, comprendente da soli il danno che si andrebbe a creare a tutta la comunità, portando, inevitabilmente ad un aumento delle quote associative di tutte quelle associazioni che detengono decine di ripetitori. Meno mi preoccupa il singolo radioamatore, perché, conosco colleghi che detengono da soli 10/15 licenze con ponti non funzionanti o chiusi in piccole reti locali, quindi, in questo caso si farebbe un pochino di pulizia, anche se, in maniera totalmente errata. Sarebbe bastato, a mio parere, mettere un tetto di licenze pari a 10 per ogni sezione/associazione locale e ad 1 licenza per il singolo radioamatore.
  • Per il punto 2, quello che ci contraddistingue come radioamatori è il fatto che siamo una comunità che offre un servizio professionale alla collettività in caso di emergenza (e non solo, tutte le sperimentazioni radio sono partite dai radioamatori). I 5 euro di contributo, qualora venissero tolti, ci porterebbero alla stregua dei servizi di banda cittadina che anche se rispetto e amo, non ha nulla a che vedere con l’importante servizio svolto dai radioamatori in alcuni casi di formazione presso le scuole e sempre presso prefetture e protezione civile in caso di emergenza. Sarei stato d’accordo ad aumentare – ad esempio – il contributo CB a 30 euro annuali, invece di cancellarlo e di portare quello di radioamatore a 15 euro per contribuire alla gestione delle pratiche ministeriali che ci riguardano.
  • Per il punto 3, voci di corridoio, stavolta non confermate, parlano di un contributo di 400 euro per una licenza beacon.

A chi, leggendo, non può o non vuole credere a quanto da me scritto, voglio raccontare come sono andate le cose:

Da circa 10 anni, giravano in rete, articoli che parlavano di un eventuale contributo per i ponti ripetitori. Negli ultimi 2 anni, le voci hanno cominciato ad essere sempre più insistenti, fino a quando, qualche mese fa, ho ricevuto da fonti attendibili, la conferma della volontà della modifica dell’allegato 25 da parte di un dirigente del MI.SE., Dott. Paolo D’Alesio, stesso funzionario che nel 2021, in piena pandemia, modificò l’allegato 26, soltanto affidandosi ad alcuni suoi consulenti fra i quali un noto radioamatore della capitale e a quanto parrebbe, senza interpellare nessuna associazione.

Allarmato da questa notizia, scrissi, nel febbraio 2022, per mia iniziativa e insieme al Presidente Onorario di A.O.T. Giuseppe Voci, I0TVL, una lettera al MI.SE. – coinvolgendo diverse associazioni e gruppi fra le quali Onda Telematica, R.N.R.E. e le sue associate, il Gruppo Radio Firenze e il CISAR che era all’oscuro di tutto – nella quale, firmata da tutti i presidenti, si chiedevano spiegazioni di quanto appreso e si invitava l’amministrazione a coinvolgere le Associazioni per eventuali decisioni a riguardo. Tentai anche di raggiungere il Presidente di ARI, attraverso un amico socio di questa importante associazione che dopo aver sottoposto la nostra volontà di scrivere al MI.SE., non ottenne risposta.

Il dirigente del MI.SE., promotore delle modifiche agli allegati 26 e poi 25, dott. D’Alesio, ci rispose – dopo pochi giorni – coinvolgendo di sua iniziativa anche ARI, confermandoci di fatto la volontà di modifica dell’allegato 25 e aggiungendo che non aveva problemi a coinvolgere in un tavolo tecnico le associazioni ma soltanto quelle nazionali, con sedi regionali, di fatto, tagliando la partecipazione mia e delle altre associazioni scriventi.

Per farvela breve…

Il 12 Aprile 2022, si svolgeva per via telematica, la prima riunione del tavolo tecnico con il dott. D’Alesio del MI.SE. e, fra i vari partecipanti, i rappresentanti/delegati dell’ARI e del CISAR. La sera stessa, molto correttamente, Il Presidente del CISAR, ENRICO IZ7JWR, mi informava di come si era svolta la cosa, confermandomi che il MI.SE. era intenzionato effettivamente a modificare l’allegato 25 e informandomi che ci sarebbe stata una seconda riunione i primi di maggio, nella quale sarei stato coinvolto come ascoltatore visto che ero stato io, il promotore della famosa lettera.

Enrico, mi portava anche a conoscenza anche di altre due notizie interessanti apprese durante la riunione, ovvero che il MI.SE. avrebbe voluto anche introdurre:

  1. Delega, alle associazioni ARI, CISAR e similari nazionali, per il rilascio delle patenti di radioamatori con esami nelle sedi delle stesse con in rappresentanza, per ogni sessione di esame, di un funzionario/commissario del MI.SE. a “Vigilare”.

  2. Realizzazione di un portale per i radioamatori (dal costo di circa 200/300 mila euro, anche se altre fonti informate dicono che il costo della commessa affidata ad una società specializzata, si aggirerebbe intorno al milione di euro) dove i radioamatori potrebbero in autonomia, accedendo con lo SPID, gestire le proprie pratiche e monitorare le posizioni dei ponti ripetitori.

Vi immaginate cosa significherebbe delegare le associazioni nazionali alla gestione degli esami e al rilascio delle patenti? In passato, in alcuni Ispettorati, ci furono problemi legati al rilascio “facilitato” di patenti, cosa che portò al trasferimento di alcuni dipendenti. Per causa di quel periodo, ci troviamo oggi in frequenza, colleghi che parlano il dialetto stretto, non conoscono nulla di elettronica e peggio non conoscono la normativa. Pensate cosa accadrebbe se a gestire un esame fosse un’associazione, inevitabilmente (siamo italiani), in alcune sezioni locali, si potrebbe ripresentare il problema, inoltre, affidando il servizio alle sole nazionali, le associazioni locali potrebbero soffrire – per causa della concorrenza sleale che si prefigurerebbe – di una inevitabile emorragia di soci.

Riguardo il Portale, potrebbe essere interessante, anche se entrambe i costi mi sembrano davvero esagerati.

Prontamente, scrivevo una mail alle associazioni promotrici della lettera, avvertendole di quanto recepito e chiedendo loro se fossero d’accordo a delegare il CISAR a rappresentarci.

Cosa è accaduto poi?

Sembrerebbe, anche dai video 1 e 2 diffusi da Giuseppe Misuri – Presidente Onorario CISAR, che la seconda riunione non ci sia stata e che il MI.SE., abbia proseguito per la sua strada, sottoponendo alla firma del Ministro, le modifiche di cui sopra (notizia che ho dato io per primo ad Enrico, nella quale anche lui ha trovato conferma attraverso sue fonti). Voglio aggiungere, che – sempre da voci di corridoio – l’intenzione del nuovo dirigente di tutti gli ispettorati d’Italia, dott. D’Alesio, sia quella – in buona sostanza – di privatizzare/delegare la gestione del servizio di radioamatore e di modificare a breve anche il codice delle Comunicazioni oltre che a non voler più rilasciare i nominativi di sezione. Spero che queste siano soltanto voci e scusandomi in anticipo per eventuali inesattezze, chiedo al dott. D’Alesio di confermare o meno questi rumors.

Alcune domande, in ogni caso, sorgono spontanee:

  1. Come mai ARI e CISAR, fino a prima della mia lettera non sapevano nulla di tutta questa storia?
  2. Come mai il rappresentante del MI.SE. presso il consiglio nazionale ARI, dott. Rocchi, non ha avvertito la stessa ARI che erano in corso discussioni importanti per le modifiche agli allegati 26 e 25 negli ultimi due anni o se lo ha fatto, perché ARI non è intervenuta per tempo, pubblicando la notizia della riunione inerente la modifica dell’allegato 25, su radio rivista, soltanto dopo la mia lettera?
  3. Come mai per sollecitare il MI.SE. a coinvolgere le associazioni di radioamatori, ho dovuto io sollevare il problema?
  4. Cosa hanno fatto negli ultimi dieci anni, ARI e CISAR, per rappresentare i radioamatori presso il MI.SE.?
  5. Come mai, il dott. D’Alesio, ha ritenuto opportuno incaricare in questi anni, alcuni suoi consulenti radioamatori e non i rappresentanti di tutte le associazioni di categoria per discutere delle modifiche agli allegati 26 e 25?
  6. Perché il CISAR, ha scritto una missiva al Ministro Giorgetti senza coinvolgere tutte le associazioni promotrici della prima lettera grazie alla quale, questa importante associazione nazionale, oltre ad essere venuta a conoscenza di quanto stava accadendo, si è potuta sedere al tavolo tecnico per confrontarsi con il MI.SE.? Perché si continua ad agire in maniera autonoma senza essere uniti? Non avete ancora capito che l’unione fa la forza? E non venitemi a dire che non c’era tempo…

Queste domande, al momento, rimangono senza risposta ma una risposta me l’aspetto almeno da voi colleghi: vi sentite ancora rappresentati dalle associazioni radioamatoriali?

In passato mi sono battuto per evitare i sequestri che alcuni ispettorati operavano su colleghi che detenevano radio con marcatura CE modificate, facendo riunire in commissione i funzionari e ottenendo una lettera dal MI.SE. che di fatto mi dava ragione sul fatto che i radioamatori potessero invece modificare i suddetti apparati (pubblicata sul mio sito e anche su RadioKit Elettronica). Dove stavano ARI e CISAR anche in quella occasione? Possibile che si debba sempre muovere un semplice radioamatore, informato dei fatti perché prima vice e oggi presidente di una piccola associazione di provincia per accendere i riflettori su questioni importanti per tutta la comunità radioamatoriale?

Tengo a precisare che in questo momento, parlo a nome di me stesso – per tutti i radioamatori, senza bandiere – e non dell’associazione della quale sono Presidente e che se le persone/associazioni da me citate vogliono intervenire replicando a questa mia, possono farlo direttamente qui sul mio blog o tramite mail all’indirizzo alex[at]iz0rin.it.

Credo nei radioamatori e odio i soprusi e i regolamenti dettati da persone che se pur in buona fede, forse conoscono poco il mondo radioamatoriale, per questo motivo ho attivato una petizione indirizzata al Ministro Giorgetti, nella quale chiedo di coinvolgere tutte le associazioni prima di firmare qualsiasi modifica a codice e regolamenti e di bloccare le modifiche all’allegato 25 oltre a permetterci di rivedere insieme l’allegato 26. Per aderire a questa petizione, cliccate qui https://chng.it/zzcj4ZG6cf

Aggiornamento del 8/05/2022
Il Cisar e Ari, confermano quanto da me scritto guardate il video di Giuseppe Misuri che mi cita con il mio nome “Alessandro” e in parte risponde ad alcune mio domande.

Aggiornamento del 9/05/2022
Il Presidente Onorario di Onda Telematica, Giuseppe Voci, interviene sull’argomento: https://youtu.be/I4Flu1W93iE

Aggiornamento del 09/05/2022 ore 20.00
– Il Presidente Onorario del Cisar, Giuseppe Misuri, dopo aver ricevuto conferma dall’avvocato Favata, Presidente di ARI, ci comunica che pare che la modifica all’allegato 25 sia stata al momento bloccata e tolta dalla firma del Ministro. Questo non significa che siamo fuori pericolo ma significa che con molta probabilità il MI.SE. convocherà una nuova riunione per discutere le modifiche da apportare. Vi prego quindi di continuare a firmare questa petizione perché più siamo e più in fase di riunione possiamo far valere le nostre ragioni.

Qui potete leggere la lettera di ARI al Ministro del MI.SE. Giancarlo Giorgetti e la nota del Presidente Favata che dichiara di aver parlato con il dott. D’Alesio che ha confermato la momentanea sospensione delle modifiche all’allegato 26.

73 de IZ0RIN Alex Presidente del 773 Radio Group
Firmate la petizione a questo link:

https://chng.it/5RLtCfmL

73 e speriamo bene

Alex IZ0RIN

Chiarimenti e richiesta di incontro – con il MI.S.E. – per dialogare sulle voci riguardanti un’eventuale tassa sui ripetitori radioamatoriali.

Viste le numerose e insistenti voci, sull’applicazione di una tassa sulle autorizzazioni dei ponti radio radioamatoriali e dal momento che avevamo avuto conferma che il MI.S.E. stava lavorando – dopo aver modificato lo scorso anno l’allegato 26 – alla modifica dell’allegato 25, in data 25 febbraio 2022, su proposta del Presidente del 773 Radio Group, Alex IZ0RIN e in collaborazione con il Presidente Onorario di Onda Telematica, Giuseppe I0TVL, le associazioni e i gruppi radioamatoriali: 773 Radio Group, Associazione Onda Telematica, CISAR, ARAC, R.N.R.E., Gruppo Radio Firenze, A.R.M. Monopoli, POLO POSITIVO, E.R.A.V. Mottola, CVPC Faenza, ARI-BO, A.R.E.C. Torino, OTH FROSINONE, CER. PIACENZA, RVE TAORMINA, hanno inviato al MI.S.E. una lettera congiunta per chiedere un incontro urgente per valutare insieme le proposte di modifica all’allegato n.25 D.LGS. 259/2003 (Codice delle comunicazioni) riguardante “Contributi” dovuti dai soggetti titolari di autorizzazione generale per le attività radioamatoriali.
Al riguardo, il MI.S.E., con lettera del 17 Marzo 2022, a firma del Dirigente della Divisione Dott. Paolo D’Alesio, ha espresso parere favorevole alla nostra richiesta, ritenendo opportuno rendere partecipi le maggiori associazioni radioamatoriali in merito alle iniziative della Direzione generale in corso di implementazione ed acquisire suggerimenti ed eventuali proposte migliorative della regolamentazione tecnica del settore. La conseguenza di questa importante decisione, è la convocazione delle associazioni radioamatoriali legalmente costituite e con articolazioni locali su più regioni per un confronto sulle tematiche del settore considerate maggiormente rilevanti.

Tutto questo, non può che rappresentare un importante elemento di vittoria per le Associazioni firmatarie della sopra indicata richiesta per aver riportato al centro dell’attenzione l’importante ruolo che esse svolgono in quanto rappresentanti dei radioamatori, ringraziamo il MI.S.E. per aver dimostrato sensibilità a riguardo, avendo accolto la nostra richiesta ma ci teniamo a sottolineare, che alla firma ha partecipato soltanto la sezione ARI di Bologna e non l’ARI Nazionale che contattata per interposta persona, non ha mai dato un cenno di riscontro a riguardo anche se, fortunatamente, il MI.S.E. stesso, è riuscito a coinvolgere anche loro. Ci rammarica il fatto, che questa iniziativa, non sia nata proprio su proposta della più importante Associazione Radioamatoriale Italiana che dovrebbe salvaguardare tutta la comunità di settore e auspichiamo che al tavolo colloquiale dove, come citato, purtroppo le piccole – anche se attive – associazioni senza sezioni su più regioni non possono partecipare, possa rappresentarci tutti in maniera adeguata.

73 de IZ0RIN – Alex

Presidente 773 Radio Group

Situazione radioamatori ucraini – nospot – nolog

Gentili amici e colleghi, come ben sapete il conflitto scoppiato in Ucraina, ha costretto il Governo del luogo ad attivare lo stato di guerra impedendo di fatto qualsiasi trasmissione radioamatoriale sul territorio, tuttavia, può accadere di ricevere o dialogare con qualche stazione ucraina. Qualora dovesse succedere, non mettetela a log, non spottatela e non divulgatene il nomitavo, potreste metterne in pericolo di vita l’operatore. Divulghiamo l’appello del sito https://www.iaru-r1.org/ dove alla seguente pagina ribadisce questo concetto:

“Any radio amateur currently transmitting from Ukraine is risking his or her life. If you hear a Ukrainian station, do not broadcast its callsign, location or frequency — whether on the band, in a cluster or on social media. You may be putting lives at risk.”

Source: DARC HF Committee via facebook

73 de IZ0RIN – Alex

THD-74 e download firmware 1.11E

Cari colleghi e felici possessori del mitico THD-74 Kenwood, siamo tutti rimasti basiti dal comportamento poco professionale di KENWOOD che da dicembre 2020 ha abbandonato la produzione della nostra radio portatile dopo un devastante incendio che in Giappone ha colpito uno dei principali fabbricanti di componenti. Far uscire di produzione una radio così costosa e che in molti abbiamo acquistato, delude tutti noi che abbiamo creduto in questa importante azienda.

Sul sito ufficiale non è più possibile scaricare l’ultimo Firmware 1.11, da agosto 2020 non vengono pubblicati aggiornamenti e scrivendo all’azienda non si riceve risposta. Per questo motivo, ho deciso di condividere con voi il file di aggiornamento da utilizzare – come si dice – a vostro rischio e pericolo.
Mi dispiace ma non acquisterò mai più Kenwood in vita mia!

Scarica QUI il Firmware 1.11E

P.S. Nel luglio del 2020, il mitico Travis Goodspeed KK4VCZ ha cominciato a lavorare ad un progetto di reverse engineering per donarci un nuovo e modificato firmware ma da allora i lavori sembrano fermi.

73 de IZ0RIN – ALEX

A.p.r.s. un mondo da scoprire… forse troppo trascurato

Sono passati circa 30 anni da quando Bob Bruninga WB4APR sviluppò un sistema di radiolocalizzazione che permetteva di visualizzare in tempo reale la posizione, la velocità, la quota ed altre informazioni di una stazione radio, che fosse fissa o in movimento:
Il sistema A.P.R.S. ( Automatic Packet Reporting System )

COME FUNZIONA?
L’A.P.R.S., lavora in isofrequenza, In Europa, e comunque nella zona 1 I.A.R.U., la frequenza convenzionale è 144.800 MHz F.M. 1200 baud ma da qualche tempo si sperimenta anche su 432.500 F.M. 1200 baud che comunque rimane una frequenza secondaria.

Negli anni ’90, Bruninga vedeva in questa idea un valido supporto nelle operazioni di emergenza, laddove il radioamatore era chiamato a supporto di calamità. Oggi, il volontariato di Protezione Civile è ben strutturato, esistono associazioni di Radioamatori specializzate in TLC e riconosciute e che collaborano direttamente con il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, mettendo in campo reti e sistemi professionali ma l’A.P.R.S. può mantenere comunque la sua utilità per divulgare informazioni di pubblico interesse e anche ad uso emergenziale.

COSA E’ SSID
Il SSID (Service Set IDentifier) è un identificatore numerico che si aggiunge al nominativo radioamatoriale e dovrebbe essere attribuito in maniera autonoma relativamente alla funzione operativa che la stazione radio svolge: Digipeater, Igate, Stazione Fissa, Mobile, Portatile, Meteo, Pallone Sonda, Mezzo di Emergenza, etc.
C’è una grande confusione in rete sul metodo di attribuzione del famoso SSID e sui parametri da inserire all’interno dei propri software o radio, poiché, negli anni, sono cambiate molte cose in ambito A.P.R.S. che ha subito modifiche e migliorie arrivando, nella seconda metà degli anni 2000, ad un nuovo PARADIMGA. C’è anche da considerare che nell’ultimo decennio molti radioamatori hanno perso interesse verso questo sistema e la documentazione che si trova in rete spesso è molto datata con la conseguenza di riportare informazioni obsolete ed ormai errate.

Riguardo all’SSID, in rete esistono due scuole di pensiero su come attribuirlo ad una stazione, tuttavia, quella della colonna a sinistra, sembra essere ormai la più utilizzata.


Riguardo il nuovo paradigma N-n, è stato recepito in Italia già dal 2009, oggi quasi il 96% delle unità attive in A.P.R.S. nel mondo, utilizza questi nuovi parametri a vantaggio di una rete più fluida e veloce.
Controlla qui lo stato della tua stazione, nel caso in cui non rientri nella fascia “verde”, aggiorna i tuoi parametri, in questo modo sarai visto dai digipeaters che potranno far rimbalzare il tuo segnale.

Condivido il pensiero del collega, IW0FKO – dal quale BLOG ho preso spunto per redigere questo articolo – che ritiene che l’A.P.R.S. su 144.800 MHz dovrebbe essere un sistema ancora più utilizzato nel mondo radioamatoriale al fine di fare crescere la rete con un numero maggiore di Digipeaters; molte aree, infatti, mancano di una buona copertura e questo comporta una mappatura a macchia di leopardo dei sistemi presenti, quindi poco utile sia alla comunità sia come supporto in situazioni di emergenza.

Per questo motivo, Enzo IW0FKO, ha avuto l’intuizione di istituire un gruppo Whatsapp di gestori A.P.R.S. del quale anche io faccio parte, per migliorare, almeno nel Lazio ma anche in altre Regioni la situazione.

SOFTWARE CONSIGLIATI
UIVIEW32
Vecchiotto ma ancora molto efficace, gira su piattaforma Windows.
In situazioni isolate, laddove non esiste copertura da parte di digipeaters, UIVIEW32 permette una configurazione come digipeater di basso profilo, ovvero il supporto agli instradamenti unproto con indirizzo WIDE 1, se sei una home station e vuoi dare maggiore copertura alla tua area, abilita il tuo sistema come supporto alla rete.
ATTENZIONE ! abilitare il sistema come digipeater può essere un boomerang nel caso in cui l’area è già ben servita da sistemi digipeater, infatti l’attivazione di un sistema, dove la copertura è già ampiamente assicurata da altri digipeaters, rischia di creare ripetizioni e congestionamento della rete, rendendo difficile l’ascolto di stazioni che giungono con segnali deboli.

UI-VIEW Digi settings:
Andare in modalità SETUP>DIGIPEATER SETUP

Enable digi = ABILITARE
UI Only = ABILITARE
WIDE n-n = ABILITARE
TRACE n-n = NON ABILITARE
Alias(es) = tuonominativo, wide1-1,wide2-2
Sub Alias = TUO NOMINATIVO
Dupe secs 20
Digi routes 1=1

XASTIR
Gira su piattaforma Linux, è un ottimo software, simile a UI-VIEW32 ma non adatto (almeno nella versione attuale Luglio 2021) ad essere utilizzato come Digipeater. L’ho tenuto personalmente in prova per circa 4 mesi, non ha mai ripetuto le stazioni a dovere ed inoltre dopo, vari aggiornamenti della raspberry, ha cominciato ad essere soggetto a continui CRASH. Sostituito con APRX, ora la mia stazione digipeater+igate, IZ0RIN-1 in Ariccia JN61ir, messa a disposizione del 773radiogroup viaggia che è una bellezza.

APRX
Software funzionale e leggero. Appena installato e configurato ha cominciato a funzionare perfettamente. Io lo uso collegato ad un TNC Kantronics KPC3+ e ad un portatile HP125 ad uso civile. Segnalo l’articolo ben fatto del collega IK6DIO e anche quello di APRSPUGLIA cosi come per la dashboard, sempre il sito di APRSPUGLIA.

BPQ32
Un software che fa anche da server APRS, consiglio l’articolo del collega PAOLO IV3BVK

Ci sono tanti altri software per l’APRS che potete reperire in rete, non importa quale usiate, l’importante è avvinarsi di nuovo a questo tipo di interessante attività.

QUALE RADIO UTILIZZARE
Dipende se volete mettere in piedi una stazione Digipeater oppure se volete utilizzare il servizio APRS per inviare la vostra posizione.

Nel primo caso, potete scegliere fra radio collegate a Raspberry/PC attraverso schede audio o TNC, oppure a dispositivi belli e pronti che si trovano in commercio. (TINYTRAK o similari). Cercate su google e troverete una marea di informazioni a riguardo.

Nel secondo caso, oggi esistono in commercio diversi ricetrasmettitori, i quali implementano al loro interno modem A.P.R.S. (Kenwood TM-D710E, TH D72, TH D74, YAESU VX-8DR, FT-M400, FT2D, FT3D, etc) che sono in grado di ricevere e decodificare i segnali APRS e che possono essere interfacciati a PC per la visualizzazione delle stazioni ricevute su mappa. Si può anche ovviare all’acquisto di una radio dedicata, utilizzando un PC da casa, o addirittura uno smartphone in mobilità con installato un software AD HOC così come si può fare DPRS (APRS digitale), con radio DMR, DSTAR, FUSION, Etc. ma questo è un altro discorso che vedremo più avanti.

Ovviamente, l’A.P.R.S. analogico è altra storia.

Elenco stazioni Digipeaters Lazio

73 de Alex IZ0RIN
Digi+Igate loc. JN61ir – IZ0RIN-1
Mobile IZ0RIN-9
Portatile IZ0RIN-7

mise: nuovo indirizzo posta elettronica per richiesta nominativo di stazione, contest, etc.

Una comunicazione da parte del MISE e passata inosservata a molti radioamatori è quella inerente il nuovo indirizzo di posta elettronica per la richiesta di nominativi di stazione e i nuovi moduli da compilare per le varie richieste. Ecco il testo della comunicazione preso dal sito governativo:

“Gentile radioamatore, la informo che la Direzione Generale per le Attività Territoriali dal mese di giugno 2020 gestisce il rilascio dei nominativi di stazione radioamatoriali – conseguentemente ha istituito un indirizzo di posta elettronica appositamente dedicato: 

radioamatori.dgat@mise.gov.it

Lei potrà utilizzare questo indirizzo per le sue richieste, sia per i nominativi delle stazioni radioamatoriali sia per la partecipazione ai contest e alle manifestazioni radiantistiche.
Per la richiesta del nominativo dovrà utilizzare gli appositi modelli realizzati dalla Direzione Generale i cui campi dovranno essere compilati con tutte le informazioni richieste, in particolare la mail e/o la PEC se ne è in possesso.”

per ulteriori informazioni https://ispettorati.mise.gov.it/index.php/direzione-generale-attivita-territoriale

73 de IZ0RIN

cos’e’ e come funziona il tg2230 multiprotocollo zona 0 lazio.

AGGIORNAMENTO ALL’ARTICOLO IN DATA 09/09/2023

DAL 9 SETTEMBRE 2023, IL TG2230 NON ESISTE PIU’ AL SUO POSTO IL NUOVO MULTI PROTOCOLLO LAZIO TG22201 E PER LE CHIACCHIERE LOCALI IL TG222773

LEGGI QUI

Premessa:

Forse non tutti sanno che questo progetto è stato voluto per trovare, nel marasma digitale, un luogo dove poter dialogare di radio, sperimentazione e tecnica, lasciando spazio, ogni tanto, anche a qualche battuta in amicizia.

Non ci saremmo mai aspettati di diventare un punto di riferimento non soltanto per i radioamatori del Lazio ma anche per i radioamatori provenienti da altre zone d’Italia e d’Europa.

Voglio personalmente ringraziare tutti i colleghi che fanno vivere il TG2230 dialogando sempre di cose interessanti ma un ringraziamento speciale va all’amico Antonio IZ0MXY, detto Padre Brown, considerato il guardiano della zona multiprotocollo zona 0 Lazio che con la sua assidua presenza, ha permesso di trasformare questa “stanza”, in un vero e proprio salotto virtuale.

Chi collabora con il 773 Radio Group nel progetto 2230?

Per far funzionare un TG Multiprocollo, ci vogliono anche dei punti di accesso con una copertura RF adeguata. Per questo abbiamo stretto una serie di collaborazioni con altre realtà associative che hanno spostato i loro ponti radio sui nostri sistemi al fine di garantire una copertura pressoché totale delle province di Latina e Roma. Grazie quindi agli amici di Ari Latina, Arac e Onda Telematica.

Come funziona la nostra zona multi-protocollo?

La Zona multi-protocollo Zona 0 Lazio, funziona grazie ad una serie di interconnessioni fra server nel caso specifico troviamo:

Il Server BrandMeister 2222 gestito da DMR Brescia che ci ha abilitato il TG2230 connettendone direttamente i suoi flussi al nostro Server YSF – IT-I0-Lazio nodo 03832 e alla nostra stanza Yaesu WiresX ITALY-I0 nodo 41275; connesso al nostro YSF presente sullo stesso server, abbiamo il nostro Reflector Dstar XLX706 modulo G dotato di hardware di trascodifica da e verso DSTAR; sempre il Server BrandMeister 2222 connette ai flussi dei vari server DMR+ italiani al nostro sistema e così il cerchio si chiude.

Faccio presente che ogni nostro server è allocato presso i DataCenter di Aruba mentre l’hardware di trascodifica è attivo su una connessione in fibra ottica con banda minima garantita, il tutto, per abbassare i tempi di latenza cercando limitare il più possibile la perdita di pacchetti, garantendo quindi una migliore qualità audio sui sistemi.

Per questo motivo, anche se ho avuto diverse richieste, evito di interconnettere altri server che oltre ad essere inutili doppioni, porterebbero inevitabilmente problemi di latenza su un sistema particolarmente “delicato” dove già troppi flussi si incrociano.

Di seguito, uno schema per comprendere meglio la gestione dei vari flussi.:


Come accedere alla ZONA 0 Lazio Multi-Protocollo?

Per accedere potete usare:

– Qualsiasi radio digitale, impegnando ponti ripetitori DMR, DSTAR, C4FM sparsi sul territorio
– Qualsiasi radio digitale, impegnando il proprio Hotspot personale (DVMEGA, DV4MINI,MMDVM)
– Smartphone Android con app PEANUT
– Radio LTE/UMTS Android con App PEANUT
– PC con App PEANUT

Quali server collegare?

– C4FM YSF IT-I0-LAZIO nodo 03832
– C4FM WiresX ITALY-I0 nodo 41275
– DSTAR XLX706 modulo G
– DMR TG2230 – BrandMeister e DMR+ (solo IT-MLINK e IT-RPTR)
– PEANUT XLX706G

Attenzione:
Vi ricordo che il TG2230 impegnato sulla rete DMR+ funziona solo sui due server italiani. Per questo motivo se si va all’estero e si impegna un qualsiasi ripetitore DMR+ non si raggiungerà il TG2230, stessa cosa se si impegna da altri server italiani che non siano quelli citati. Ecco perché, per quanto mi riguarda, DMR+ è una rete limitata non consigliabile agli amministratori di sistemi.

Notate bene – Anche se non si hanno radio DSTAR o DMR, è importante registrare il proprio nominativo sulle relative reti, vediamo perchè:

Per un corretto funzionamento del sistema, bisogna registrare il proprio nominativo sia sulla rete DSTAR, sia sulla rete DMR, questo perché se si utilizza una radio YAESU FUSION C4FM che non richiede registrazione, il proprio nominativo risulterebbe sconosciuto al sistema che potrebbe bloccare i flussi audio non consentendo ai colleghi in DSTAR o in DMR di ascoltarvi, risultato portanti mute o QSO monchi. Stessa cosa se si è registrati solo sul DSTAR e non sul DMR o viceversa.

Come registarsi al DSTAR e al DMR?

Procuratevi una copia digitale dell’autorizzazione generale.

– Per registrarvi sulla rete DSTAR seguite il link di seguito:
https://www.grupporadiofirenze.net/non-registrato-sulla-rete-digitale-radioamatoriale-d-star/

– Per registrarsi sulla rete DMR e ottenere il proprio ID seguite il link di seguito:
https://www.radioid.net/register#!
Accettate le condizioni in fondo alla pagina e proseguite.

Non ho una radio digitale, come posso utilizzare il mio smartphone o radio LTE/UMTS con Peanut?

Dopo aver registrato il proprio nominativo di stazione sulla rete DSTAR e DMR, si può utilizzare il proprio Smartphone o radio LTE/UMTS per parlare con noi sulla ZONA 0 Multi-Protocollo. Per farlo, bisogna scaricare dallo store l’app PEANUT, registrare il proprio nominativo a questo indirizzo http://www.pa7lim.nl/peanut-request/ e collegarsi, dal software, a XRF706G.

Posso utilizzare Peanut su PC?

Certamente si può scaricare la versione per PC dal sito di PA7LIM

Buoni Collegamenti
73 de IZ0RIN Alex
Vice Presidente
773 Radio Group

Come si realizza un codeplug per radio DMR – ver. 4.0 (maggio 2019)

Cari amici e colleghi,

In questo articolo cercherò di spiegarvi come realizzare un codeplug per le vostre radio DMR. Vi invito a seguire questa guida passo passo… per dubbi potete contattarmi via mail all’indirizzo alex[at]iz0rin.it o via telegram @iz0rin

Molti di coloro che si avvicinano alla tecnologia DMR, si trovano di fronte a radio potenzialmente inutilizzabili in quanto, essendo di provenienza “civile”, richiedono una certa conoscenza e abilità del sistema e della programmazione. Utilizzare una radio DMR programmata da altri, oltre a non avere senso, porta l’utente a commettere una serie di inutili errori. Per questo motivo, ho cercato di realizzare una piccola e semplice guida alla programmazione di questo tipo di apparati ricetrasmittenti.

Cominciamo a prendere confidenza con la terminologia…

Cos’è una rete DMR?
La rete DMR radioamatoriale, è composta da un certo numero di server VOIP sparsi nel mondo e interconnessi fra loro; ad oggi, esistono diverse reti DMR che non parlano fra loro. Le più utilizzate sono la rete BrandMeister o BM e la rete DMR+. Il gestore di un ripetitore, decide su quale rete deve lavorare il proprio ponte radio. Per questo motivo, in Italia e in altre parti del mondo, tanti ripetitori DMR non parlano fra loro perché attestati su reti diverse, inoltre, come se non bastasse, ogni rete ha le sue regole con talkgroups e reflectors numerati in maniera differente. E’quindi fondamentale conoscere, quando si programma la propria radio, dove è connesso il ripetitore che si vuole inserire nel proprio codeplug.

Cos’è un server master?
Il server master, è il server che consente l’accesso ad una rete DMR. In Italia, esistono diversi server master per la rete DMR+ gestiti da sysops differenti, mentre per quella BrandMeister attualmente (maggio 2019) esiste soltanto il server 2222 gestito dal gruppo dmr Brescia.

Cos’è l’ID?
Nel DMR, per ID, si intende il codice identificativo di ogni apparato radio. E’ un codice di fantasia che nel mondo radioamatoriale è regolamentato grazie al database realizzato dalla rete DMR-MARC e oggi gestito da RADIOID. Prima di utilizzare la radio, bisogna registrare il proprio nominativo radioamatoriale attraverso il sito: https://radioid.net/register#! altrimenti, anche agganciando i ripetitori DMR di zona, nessuno potrà ascoltarci in rete. Vi consiglio inoltre di registrare il vostro nominativo anche sulla rete dstar, visto l’enorme successo dei TalkGroup multiprotocollo (interconnessione fra sistemi DMR, DSTAR e C4FM) altrimenti, anche qui, quando utilizzerete un TG multiprotocollo, rischiate di non farvi ascoltare.

Cos’è un Codeplug?
Essenzialmente è un file che contiene tutti i parametri di programmazione di una radio.

Cos’è il CPS?
Il CPS (Customer Programming Software) è un software che permette di programmare un codeplug e di inserirlo/estraporarlo nella/dalla radio. Il CPS è di solito fornito con la radio o si può scaricare da internet dal sito del produttore del vostro apparato.

Cosa sono gli slot?
Nel DMR, grazie allo standard TDMA (Time Division Multiple Access), la frequenza è divisa in due time slot da 30ms l’uno; trasmettendo su time slot con alternanza di banda, due qso, possono condividere lo stesso canale allo stesso tempo, senza interferire fra loro. Per convenzione, nelle reti radioamatoriali, il time slot 1 è utilizzato per collegamenti nazionali, internazionali e tattici (TAC) mentre il time slot 2 per collegamenti locali, regionali o di interconnessione verso altre reti (DSTAR, C4FM) ma questo dipende dalle regole della singola rete. Ad esempio sulla rete BM Italiana vale quello scritto sopra, mentre sulla rete DMR+ Italiana, sullo slot 1 oltre ai TG Mondiali, Europei e Nazionali, si utilizzano anche i TG Regionali solo DMR (non interconnessi verso altri standard digitali) mentre sullo slot 2 tutti i Regionali multi-protocollo, etc.

Cos’è il talkgroup?

A grandi linee, il Talkgroup, è una “stanza” tematica, dove parlano tutti coloro interessati all’argomento della stanza stessa. Ogni talkgroup ha un suo ID che ci servirà per programmare la radio in base alle nostre esigenze e va programmato in rubrica come contatto di gruppo. Si utilizza chiamandolo e parlandoci direttamente.

Cos’è un Reflector?
Il Reflector è simile al Talkgroup tranne per il fatto che funziona esclusivamente sul server dove è stato creato a meno che il gestore della rete non decida diversamente. Il Reflector, ha un suo ID che va programmato in rubrica come contatto privato e va utilizzato, per convenzione, sul TG9, Slot2 del ponte. Per utilizzarlo, basta dare un colpo di portante e attendere il messaggio di avvenuta connessione, una volta connesso, si ritorna sul TG9 e si inizia la conversazione.

Cos’è il TG9?
Il TG9 e il talkgroup locale del ponte radio, parlando su di esso si rimane confinati sul ripetitore che si sta impegnando senza “uscire” sulla rete DMR di riferimento. Può essere usato sia sullo slot1 che sullo slot2 ma i due TG9 sullo stesso ripetitore rimarranno comunque distinti e separati. Il TG9 ha priorità su tutti gli altri TG e li blocca per 2 minuti.

Cos’è il TG88 – Custom?
Il TG88, ex 8800 è un talkgroup personalizzato che connette, a scelta del singolo gestore, diversi ripetitori fra di loro. Ad esempio, se una associazione gestisce 4 ripetitori in zone differenti, sarà possibile connetterli fra di loro per consentire a chiunque impegni il TG88 di quei ponti di parlare come se si trovasse in locale sugli stessi, facendosi però ascoltare da tutta la rete custom. Per parlare sulla rete custom da un ripetitore che non fa parte del gruppo, sarà possibile chiamare un talkgroup prestabilito e creato dal gestore del server master.

Ora siamo pronti a programmare la nostra radio:

Aprendo il vostro CPS e cliccando alla voce “nuovo”, “new” o similare, si inizia la vera e propria programmazione del Codeplug. La prima cosa da fare è popolare la sezione contatti o rubrica che a seconda delle radio può chiamarsi: Digital Contacts, Contacts o similare. In questa sezione dopo aver messo il nome e l’ID del contatto, dovrete indicare se si tratta di un contatto privato o di gruppo.

Nella sezione contatti, è importante inserire tutti i talkgroups che vorrete utilizzare, divisi per contatti BrandMeister e contatti DMR+ esempio: per collegarsi con il mondo, il contatto per BM, avrà ID 91 mentre quello DMR+ avrà ID 1, per il Lazio, il contatto BM avrà ID 22201 mentre per il DMR+ (che divide le regioni per zona), la zona 0 (Lazio, Umbria e Sardegna) avrà ID 2221.

Tutti i talkgroups devono essere considerati come contatto a chiamata di gruppo mentre i reflectors, i contatti per servizi sms e i contatti relativi agli ID personali di altri colleghi, dovranno essere considerati come contatti privati.
Importante: ricordatevi di inserire anche il TG8 – ID=8 (Regionale DMR+),  il TG9 (Locale ponte) ID=9 e il TG88 – ID=88 (Custom – Rete Brandmeister).

L’elenco di tutti i talkgroups presenti nel mondo, lo trovate ai seguenti indirizzi:

BM italiani: https://wiki.brandmeister.network/index.php/Italy 

BM mondiali: https://wiki.brandmeister.network/index.php/TalkGroups

Talkgroups DMR+ mondiali: http://dmr-marc.net/media/worldwide-talkgroups-v4.1.xlsx

La lista reflectors la trovate sui rispettivi siti: 

BM https://brandmeister.network/?page=reflectors

DMR+ http://www.dmrplus.us/

Come si possono usare i reflectors?

Si richiamano dal TG9, slot 2. Basta posizionarsi sul canale radio dove avete programmato il TG9 e poi selezionare dalla rubrica o digitare, tramite la funzione contact/manual contact, il numero di 4 cifre del reflector che si vuole impegnare. Dopo aver dato un colpo di PTT, si ascolterà una sintesi vocale che ci comunicherà l’avvenuto collegamento, si uscirà quindi dalla rubrica e si comincerà a parlare.

E’ buona norma di comportamento, dopo aver terminato il QSO sul reflector di disconnetterlo seguendo la classica procedura ma digitando il numero 4000.

Se volete sapere se sul TG9 da voi impegnato è già presente un  Reflector, basterà seguire la classica procedura digitando il numero 5000 e attendendo la risposta della sintesi vocale.

Come si possono usare i Talkgroup?

Solitamente, sulla maggior parte dei ponti italiani attestati sulla rete Brandmeister, lo slot 1 è impegnato dal TG222 Italia, mentre lo slot 2 da quello della regione corrispondente al ripetitore utilizzato, ciò non toglie che sia sullo slot 1 che sullo slot 2 è possibile richiedere altri TG “On Demand”. Questa modalità, permette la connessione temporanea (solitamente 10 minuti) di un qualsiasi talkgroup della rete che per i primi 40 secondi avrà priorità assoluta, ossia, non verrà ascoltato nessun altro TG al di fuori di quello chiamato. Passati i primi 40 secondi, tutti i TG presenti sullo slot potranno essere ascoltati con priorità a seconda di quello che riceve per primo un flusso di comunicazioni. Dopo 10 minuti di inattività (nessun impegno del TG sul ripetitore da parte di un chiamante), il ripetitore, tornerà alla normalità.
Per disconnettere un qualsiasi TG “On Demand”, basterà chiamare il TG4000 con un colpo di PTT.

POPOLARE LA RX LIST
Una volta compilata la rubrica, passiamo alla sezione lista di ricezione che a seconda delle radio, si potrebbe chiamare: Digital RX Group List, RX List, o similare. Per una corretta configurazione della radio, bisogna creare una cartella di ricezione per ogni talkgroup e inserirvi dentro, il rispettivo talkgroup. Volendo, potrete accorpare in una cartella più talkgroups simili. Ad esempio, nella cartella WWW Mondo, è comodo inserire i contatti 91 e 1 corrispondenti al TG Mondiale delle due reti DMR.

POPOLARE LA SCANLIST
Questa operazione è facoltativa, servirà per effettuare una scansione dei canali eventualmente inseriti. Come per la RX List, potete creare una cartella per ogni ripetitore inserito lasciandola al momento vuota, per popolarla successivamente con i canali di interesse.

POPOLARE LA LISTA CANALI
Ed eccoci finalmente arrivati alla lista canali, dove poter inserire i ripetitori che ci interessano.

Nel DMR, bisogna creare per ogni ponte ripetitore o hotspot, un canale per ogni contatto che vogliamo utilizzare. Ad esempio, se stiamo programmando un repeater connesso alla rete BM, bisognerà creare: un Canale per il TG9, un Canale per il mondo, uno per l’Europa, uno per l’Italia, venti canali regionali puri, venti canali regionali multiprotocollo, dieci canali tattici (TAC), tre canali per l’interconnessione verso le reti C4FM (Wires-X e YSF) e DSTAR, più tanti canali per quanti contatti vogliamo aggiungere fra talkgroups ufficiali, mondiali e non, per un totale di almeno 57 canali da dividere in 5 zone per le radio con canalizzazione a 16 canali. Il mio consiglio, programmate la radio con i TG che più usate.

Importante: prima di programmare la radio, dovete informarvi su quale rete è connesso il ripetitore che volete impegnare. Allo stato attuale  (maggio 2019),  in Italia, esistono due reti mondiali che condividono la maggior parte delle regole BM e DMR+ e altre reti minori che hanno regole tutte loro.

Inseriamo quindi:
La frequenza di spaziatura: 12,5 Khz
La modalità: Digitale
La frequenza di ricezione e quella di trasmissione.
Il contact name o similare: selezionare un contatto precedentemente salvato in rubrica ad esempio: Mondo WWW.
La GroupList o RxList: selezioneremo la cartella inerente il talkgroup selezionato nel contact name.
Il ColorCode: solitamente color code 1 (i color code, equivalgono ai sub-toni dei sistemi analogici e in Italia, si usa solitamente il color code 1).
Lo Slot: come sapete, per ogni frequenza, il ripetitore DMR utilizza due slot (2 canali indipendenti che lavorano in parallelo). Per convenzione sullo slot 1, utilizzeremo i contatti relativi al mondo, all’europa e alla nazione, mentre, sullo slot 2, utilizzeremo il TG9 locale e tutti gli altri TalkGroups.
La ScanList: selezioneremo la cartella creata in precedenza, inerente il ripetitore di interesse.

POPOLARE LA ZONE LIST
Come ultimo passo, dobbiamo creare nella ZONE LIST, una cartella per ogni ripetitore o gruppi di ripetitori ed inserirvi dentro i canali di interesse. Ad esempio: se abbiamo realizzato almeno 37 canali per il ripetitore BM IR0XXX, dovremmo dividerli: per le radio che hanno la manopola dei 16 canali, in almeno 3 zone oppure per le radio come l’MD2017-RT82, in un’unica zona con il nome del ripetitore.

A questo punto, avete le basi per poter programmare la vostra radio DMR. In rete, trovate anche dei codeplug già realizzati che potete usare come base da modificare a vostro piacimento. Una cosa importante, però, è comprendere bene il funzionamento delle reti DMR radioamatoriali.

Esistono anche degli editor molto interessanti per velocizzare il processo di programmazione soprattutto delle radio cinesi che potrete usare in un secondo momento, una volta compreso il processo di programmazione.

ESISTONO ALTRI MODI PER PROGRAMMARE LA RADIO?

Una radio DMR per uso radioamatoriale, si può programmare anche omettendo la RXLIST e tenendo la funzione PROMISCOUS attiva (Questa funzione, attivata per singolo slot, permette di ascoltare qualsiasi cosa passa sullo slot del ponte che stiamo impegnando. Bisognerà poi leggere a display – per le radio che lo consentono – da quale talkgroup arriva il flusso dati e per rispondere all’interlocutore, bisognerà immettere, con la funzione Manual Dial, il numero del TG ascoltato).
NB. Questo tipo di programmazione è consigliata esclusivamente ad un utente estremamente esperto che già conosce perfettamente come funzionano le varie reti DMR presenti nel mondo e personalmente la trovo molto scomoda.

Attenzione:

Le radio DMR nate per uso radioamatoriale e non civile, tipo Anytone 868/878 (MD380/390 se con tools installato), permettono di selezionare il TG da tastiera lasciandolo fisso a differenza delle MD2017/RT82/RT90 dove ogni volta bisogna riselezionarlo. Per queste radio, basta programmare una ben fatta lista contatti e poi due canali per ogni ripetitore, uno sullo slot 1 e l’altro sullo slot 2 con la rxlist non selezionata, per parlare senza impazzire con la programmazione. Ribadisco, anche le altre radio lo fanno, ma non permettendo di fissare il TG, diventano scomode nell’uso.

Software di programmazione alternativi:

Codeplug Editor per TYT/RETEVIS
http://www.miklor.com/DMR/DMR-380-CPEditor.php

Contact Manager per varie radio TYT/RETEVIS/ANYTONE:
http://n0gsg.com/contact-manager/

73 de IZ0RIN Alex – 773 RadioGroup

peanut: cos’e’ e con chi parlo? dstar/dmr/c4fm senza radio.

Cari amici e colleghi,

oggi voglio approfondire con voi l’app radioamatoriale che sta rivoluzionando i collegamenti in digitale: PEANUT (nocciolina)

A cosa serve?

Peanut, offre la possibilità di parlare sui sistemi digitali DSTAR e DMR/C4FM/NXDN/P25 (se interconnessi fra loro), senza utilizzare alcuna radio.

Con quali device è compatibile?

L’app attualmente (07/05/2019) gira su qualsiasi dispositivo che abbia come sistema operativo: ANDROID dalla versione 4 in su o WINDOWS dalla versione 7 in su.

Sono un radioamatore, perché dovrei utilizzare un app per parlare?

Peanut, non vuole sostituire la radio ma integrarla. Vuole essere di aiuto in quelle situazioni dove non ci è possibile parlare con il nostro apparato radio ma disponiamo di copertura WIFI, LTE, UMTS. (mancanza di copertura radioamatoriale, luoghi chiusi, aeroporti, paesi non CEPT, etc.)

Diffidate da quei radioamatori che criticano questa app, probabilmente non hanno compreso che la rete digitale radioamatoriale viaggia su protocollo IP e per questo motivo la Radio rappresenta soltanto uno dei tanti device per accedervi. Possiamo finalmente comunicare senza frontiere in maniera facile, parallelamente possiamo continuare a fare attività HF o collegamenti antenna-antenna o collegamenti via satellite. Insomma possiamo divertirci come vogliamo. Abbiamo tanti modi di comunicare e uno non esclude l’altro.

Dove posso parlare?

Attualmente è possibile parlare su oltre 100 stanze mondiali interconnesse o meno al mondo DSTAR, DMR e C4FM.
L’elenco è disponibile qui:
http://peanut.pa7lim.nl/rooms.html

Ad esempio, se ci colleghiamo a:

XRF706G = DSTAR Lazio MultiProtocollo DMR TG2230 – Wires X ITALY-I0 41275 – YSF IT-I0-LAZIO 03832

Entrando con Peanut sul XRF706G, riusciamo a parlare con i colleghi connessi sulla Regione Lazio Multiprotocollo che utilizzano radio digitali DMR, C4FM e DSTAR.

Esistono poi stanze DSTAR Nazionali e Regionali, oppure potete collegarvi con decine di room internazionali.
Alcune Nazioni sono anche collegate ai sistemi NXDN o P25. Insomma, PEANUT è una porta di accesso al mondo digitale radioamatoriale utile e facile da utilizzare.

Cosa devo fare per averla?

L’app è gratuita, la versione Android è scaricabile dallo store del vostro dispositivo. La versione windows si può scaricare qui:
http://www.pa7lim.nl/peanut/

Devo registrarmi per usarla?

Per utilizzarla dovete richiedere il codice di registrazione sul sito dello sviluppatore a questo indirizzo:
http://www.pa7lim.nl/peanut-request/

Dovete poi registrarvi sulla rete DSTAR e DMR.

Come registarsi al DSTAR e al DMR?

Tenete a disposizione una copia digitale dell’autorizzazione generale.

– Per registrarvi sulla rete DSTAR seguite il link di seguito:
https://www.grupporadiofirenze.net/non-registrato-sulla-rete-digitale-radioamatoriale-d-star/

– Per registrarsi sulla rete DMR e ottenere il proprio ID seguite il link di seguito:
https://www.radioid.net/register#!
Accettate le condizioni in fondo alla pagina e proseguite.

Peanut è il futuro?

Come detto precedentemente, Peanut non vuole sostituire la radio ma vuole semplicemente integrarla. Pensate che le forze dell’ordine italiane, da poco passate a TETRA, stanno già lavorando per passare in tempi brevi a dispositivi connessi su rete LTE. In inghilterra, la Polizia, lavora soltanto su rete LTE con radio simili a smartphone, insomma, Il futuro delle comunicazioni è OVER IP ma tranquilli, la radio tradizionale in analogico, non morirà mai.

73 de IZ0RIN – ALEX

dmr: addio al 2220 e ai tg zonali, nel lazio nuovo multi-protocollo tg2230

Cari amici e colleghi,
da oggi 10/04/2019, in accordo con i due principali network italiani BrandMeister e DMR plus, per snellire i codeplug delle radio, si è deciso di eliminare i cosiddetti TG Zonali.

La suddivisione da zonale passa a regionale, non esistono più, quindi, i TG dal 2220 al 2229 .

Sui due network sono attive due tipologie di Talk Group: i regionali multi-protocollo a quattro cifre (DMR BM e Plus, C4FM YSF e WIRES-X, D-STAR XLX e PEANUT) che offrono la possibilità di parlare con tutti a prescindere dal tipo di protocollo digitale usato e quelli a cinque cifre che offrono la possibilità di parlare solo in DMR ma in condivisione anche con al momento pochi (circa sedici) ripetitori della quarta rete di DMR-ITALIA.

Di seguito il nuovo schema relativo alla suddivisione in regioni:

TG Multi-Protocollo:
(Da attivare sullo slot 2 dei ripetitori connessi a BM o DMR plus).

TG2230 Lazio – YSF 03832 – WIRES-X 41275 – DSTAR/Peanut XLX706G
TG2231 Sardegna
TG2232 Umbria
TG2233 Liguria
TG2234 Piemonte – YSF19437 – DSTAR XRF525K
TG2235 Valle D’aosta
TG2236 Lombardia – YSF 30483 – DSTAR XRF997M
TG2237 Friuli Venezia Giulia
TG2238 Trentino Alto Adige
TG2239 Veneto
TG2240 Emilia Romagna
TG2241 Toscana
TG2242 Abruzzo – YSF 45679 – WIRES-X 41403
TG2243 Marche
TG2244 Puglia – YSF 34350 – WIRES-X 29443 – DSTAR/PEANUT XLX991U
TG2245 Basilicata
TG2246 Calabria
TG2247 Campania
TG2248 Molise
TG2249 Sicilia- YSF 34697 – WIRES-X 28645 – DSTAR XLX290Z


Italia TG22292 BM – TG90 DMR+, YSF 86968, WIRES-X 44528, DSTAR/PEANUT XRF039B

TG Solo DMR:
(Da attivare sullo slot 1 dei ripetitori connessi a DMR+ e sullo slot 2 dei ripetitori connessi a BM).


TG22201 Lazio
TG22202 Sardegna
TG22203 Umbria
TG22211 Liguria
TG22212 Piemonte
TG22213 Valle D’aosta
TG22221 Lombardia
TG22231 Friuli V. Giulia
TG22232 Trentino A. Adige
TG22233 Veneto
TG22241 Emilia Romagna
TG22251 Toscana
TG22261 Abruzzo
TG22262 Marche
TG22271 Puglia
TG22281 Basilicata
TG22282 Calabria
TG22283 Campania
TG22284 Molise
TG22291 Sicilia

Italia TG222 (slot 1) non condiviso (ogni network ha il suo)

Sicuramente all’inizio farete fatica a ricordare queste numerazioni ma piano piano ci prenderete la mano… parola di IZ0RIN.

73 e buoni collegamenti!!!