20 Luglio 2017: 80 anni fa, volava in cielo, Guglielmo Marconi.

Sono passati 80 anni, dalla morte del “papà” della Radio, Guglielmo Marconi.

Senza di lui, il mondo sarebbe completamente diverso: non esisterebbero i cellulari, il WI-FI, le missioni spaziali, la televisione, i satelliti, la radio e le telecomunicazioni senza fili… ma soprattutto, non esisteremmo noi radioamatori.

Vi rendete conto, quanto un singolo uomo, possa aver cambiato il mondo con una sola idea?

Pensate che durante la sua vita gli furono conferite 16 lauree honoris causa, 25 onorificenze di alto rango e 13 cittadinanze onorarie.

Noi radioamatori, siamo un pò tutti dei piccolissimi Guglielmo Marconi; siamo per la stragrande maggioranza degli autodidatti e proprio come Marconi, portiamo avanti una grande passione quella per la Radio.

Questo, dovrebbe aiutarci a riflettere su quanto dovrebbe essere inutile creare fazioni, dissapori, divisioni, litigi e quanto invece sarebbe opportuno essere più uniti… utopia? Non credo, solo una grande speranza, da sempre l’unione fa la forza ma ancora in pochi, in tutti i settori della vita, lo hanno davvero capito! Pensateci!

La storia:
Nato a Bologna il 25 aprile 1874, già all’età di vent’anni comincia i primi esperimenti lavorando come autodidatta, aiutato dal suo maggiordomo. L’8 dicembre 1895, dopo vari tentativi, riesce a far funzionare un apparecchio che può comunicare e ricevere segnali a distanza con l’alfabeto Morse, superando anche l’ostacolo naturale di una collina: il colpo di fucile che il maggiordomo spara in aria per confermare la riuscita dell’esperimento viene considerato l’atto di battesimo della radio in Italia.

Il radio soccorso:
L’utilità del radio soccorso in mare si dimostra il 23 gennaio del 1909, con il primo eclatante soccorso navale: il salvataggio degli oltre 1700 passeggeri del transatlantico statunitense “Republic”. Nel 1912 il Titanic affonda dopo aver lanciato il segnale SOS via radio: Marconi si trova negli Stati Uniti e accorre al porto di New York per ricevere i 705 superstiti. Intervistato dalla stampa dichiara: “Vale la pena di aver vissuto per aver dato a questa gente la possibilità di essere salvata”.

la morte:
Marconi, muore a Roma il 20 luglio 1937 e quello stesso giorno, in segno di lutto, le stazioni radio di tutto il mondo interrompono contemporaneamente le trasmissioni per due minuti.

73 de IZ0RIN – Alex

fonte: ANSA.it