Archivi categoria: Non tutti sanno che…

Suggerimenti sulle tecnologie e sulla radio.

Hotspot ultra-portatile DVMEGA su BLUESTACK Bluetooth (DMR,DSTAR,C4FM)

Cari Amici e Colleghi,

se lo scorso anno Babbo Natale mi regalò la DV4MINI, quest’anno la Befana mi ha regalato una bella DVMEGA e una scheda BLUESTACK; per chi non conoscesse queste prodigiose schedine, parliamo di un “modem” (DVMEGA) in grado di codificare e decodificare tutti i sistemi digitali radioamatoriali  e di una scheda di gestione (BLUESTACK) in grado di interfacciarsi via Bluetooth ad qualsiasi smartphone Android/Iphone o PC/Raspberry (Windows/Linux) grazie al software sviluppato dal collega David, PA7LIM.

Con questo semplice sistema, possiamo avere con noi, sempre in tasca, un hotspot in grado di farci connettere a tutte le reti DMR, DSTAR e C4FM (tranne WiresX).

Come funziona?

Dopo aver assemblato la DVMEGA sulla BLUESTACK chiudendo il tutto dentro un’apposita scatolina di circa 5x4x3 cm, la colleghiamo via Bluetooth al nostro smartphone o pc, dopo aver scaricato l’apposito software BlueDV. Una volta configurato il software impostando la frequenza operativa, ci potremmo collegare con i nostri portatili o veicolari dove vogliamo!

Quanto costa?

La spesa totale è di circa 170 euro. La DVMEGA  costa 90 euro, la BLUESTACK 40, la scatolina 15 euro, la spedizione 15/20 euro.
Vi consiglio anche un PowerBank da 10/15 euro per alimentare la scatolina magica!

Potete acquistare le schedine sciolte o in kit su: http://www.combitronics.nl/ ma qualcosa trovate anche in Italia.

Perché avere un Hotspot?

Come già da me evidenziato in diversi articoli, avere un hotspot portatile, significa essere liberi di decidere quale rete utilizzare senza stare a ricasco dei vari gestori di ponti radio. Ovunque voi siate, potrete decidere dove e con chi parlare senza problemi di alcun tipo e senza dire grazie a nessuno!!!

73 e Buoni QSO in digitale

Alex – IZ0RIN

DSTAR: come registrare il proprio nominativo sulla rete mondiale!

Cari amici e colleghi,

grazie al lavoro svolto da tutte le associazioni e singoli radioamatori che formano la rete XLX Dstar Italia e alle nuove tecnologie e reti ADSL e FIBRA, nel 2016, si è registrato un aumento di ponti radio ed hotspot impressionante; il DSTAR che molti dichiaravano morto, ha ripreso una nuova vita di una qualità nettamente superiore alla precedente. Molti radioamatori che hanno o stanno acquistando le radio DSTAR, non sanno però che per un corretto transito sulla rete, è necessario registrarsi attraverso una semplice procedura da eseguire su un qualsiasi sito di registrazione dedicato. Per la velocità di esecuzione, vi consiglio: https://ir6ucc.ircddb.it/Dstar.do non spaventatevi se il browser vi risponde con errori, basta cliccare sulla voce prosegui su sito non sicuro o similare. Ricordatevi, la registrazione è fondamentale per transitare bene sulla rete DSTAR!

73 de IZ0RIN

P.S.

Vi ricordo che è possibile ascoltare il traffico Dstar nazionale sul TG8515 BrandMeister on line su http://hose.brandmeister.network/8515/

Se volete monitorare il traffico potete collegarvi agli XLX Reflector da me gestiti XLX773 xlx773.iz0rin.it o XLX706 xlx706.iz0rin.it

Il nodo echolink IZ0RIN-L va in pensione: al suo posto IZ0RIN-ND C4FM

Cari amici, colleghi e iscritti al 773radiogroup, buon inizio anno, voglio aprire il 2017 con una importante novità: è attivo da qualche giorno a Cecchina di Albano Laziale con copertura Litorale Laziale, Roma Sud e Castelli Romani, il nuovo nodo C4FM WiresX IZ0RIN-ND sulla frequenza 144.525 e la nuova stanza per la provincia di Latina e Roma ITALY-I0-LT #28831.

La nuova tecnologia, ha mandato di fatto in pensione il sistema echolink RF, IZ0RIN-L, attivo dal 2009 ma non dovete temere perché, per gli amanti di questo importante strumento, ho attivato il nodo IZ0RIN-R accessibile solo da utenti (no nodi e repeaters) e soltanto da PC e Cellulari che offre l’accesso alla nuova Rete Nazionale DSTAR (modulo B dei vari XLXReflectors) così, anche chi non ha il DSTAR, può parlare con tutta Italia su questo sistema digitale!

Amici, non finisce qui… perché è attivo sempre dal mio QTH sulla frequenza 430.5375 il nodo multiprotocollo (DMR-C4FM e Dstar) su tecnologia MMDVM che offre la possibilità di accedere in DMR sulla rete BrainMeister, in C4FM sulla rete YSF dove è attivo il nuovo YSFReflector IT-C4FM-Lazio #67939  http://ysf.iz0rin.it/ysf e sulla rete DSTAR. Insomma, ora non avete più scuse per non farvi sentire… vi aspetto in digitale!!!

73 de IZ0RIN

MMDVM e Yaesu FTM100 o FT-7800: Hotspot multimodo (DMR,C4FM,DSTAR,P25)

Cari amici e colleghi radioamatori,

come ben sapete, amo la sperimentazione in tutti i campi radioamatoriali. Da qualche giorno, ho attivato un hotspot multimodo in zona Albano Laziale sulla frequenza 430.5375 (Ho attivato soltanto i protocolli DMR e C4FM. Per il DSTAR vi invito ad utilizzare RU12a di Pomezia IZ0RIN B – IZ0RIN G), utilizzando la ormai famosa MMDVM su Arduino e una radio FTM-100D della Yaesu.

Avendo con successo installato il Ponte DSTAR RU12a in quel di Pomezia, utilizzando un vecchio Motorola MC-Compact con una scheda Satoshi e utilizzando da quasi un anno una DV4Mini come hostspot casalingo, mi sono voluto dilettare nell’assemblaggio di un hot-spot multimodo a largo raggio da trasformare in futuro in un vero e proprio ponte radio.

Premessa:

A giugno scorso, ho acquistato un FTM-100D della Yaesu con tanto di interfaccia HRI-200 per accedere al mondo C4FM Wires-X della Yaesu ma, molto sinceramente, non ne sono rimasto soddisfatto perché il software WIRES-X gira soltanto sotto windows costringendo a tenere accesso un PC solo per quello.
Dal momento che questa radio ha una splendida porta dati con presa Mini-DIN a 10 pin, mi sono detto: perché non acquistare una MMDVM e una Raspberry per mettere in piedi un hot-spot multimodo ad ampio raggio per utilizzare i miei tre portatili in tutta comodità?

Occorrente:

1 scheda arduino due

1 MMDVM Zum o similare

1 TCXO per Arduino da 12 Mhz

1 Raspberry PI2 o superiore con scheda 16Gb

1 Radio FTM-100D o FT-7800

1 Connessione Internet

1  Connettore MiniDin a 10 Pin (difficile da trovare) – Se usate l’FTM100-DE

1 Connettore MiniDIn a 6 Pin – Se usate L’FT-7800

Utilità:

Una volta assemblato e configurato il tutto, avrete la possibilità di utilizzare una qualsiasi radio con tecnologia digitale (DMR, C4FM, DSTAR, P25) utilizzando la cara FTM-100 o l’FT-7800, equipaggiata con MMDVM su Arduino due, come accesso alle varie reti.

Per il DMR potrete accedere senza alcun tipo di autorizzazione e senza software aggiuntivi, al mondo BRANDMEISTER.

Per il DSTAR dovrete utilizzare il software IRCDDBGATEWAY e registrarvi sulla rete Quadnet dal momento che IRCDDB accetta solo nominativi di ponti radio. Spero che in futuro si adeguino anche loro…

Per il C4FM dovrete utilizzare YSFClient che vi permette di accedere alla rete C4FM YSF ma non a quella YAESU che al momento è aperta solo ai sistemi WIRES-X. Esiste, in ogni caso, una stanza sulla rete YSF la YSF2221 che può essere interfacciata alla ROOM Italy del WIRES-X ma ad oggi (07/12/2016) non funziona più. Potete comunque utilizzare le altre stanze e la FUSION-ITALY .

Per il P25 dovrete utilizzare il P25Client.

(i software menzionati sono disponibili in rete tramite ricerca su google. Si trovano comunque su GITHUB. Trovate ottime guide anche sul sito del GRUPPO DSTAR FIRENZE).

Il PinOut fra MMDVM ZUM e la FTM-100D è il seguente:
DIN6=PIN1 MMDVM (Filo ROSSO), DIN4=2(FILO BLU), DIN2=3(FILO VERDE), DIN1=5(FILO BIANCO), DIN3=6(FILO NERO). IL FILO GIALLO (4) della MMDVM può essere lasciato scollegato.

N.B.:
1. Questo schema va bene solo per la MMDVM versione 1.0 ZUM. Il colore dei fili potrebbe variare.

2. Per fare tutto ciò, bisogna masticare un minimo di tecnica e di informatica e in particolare di sistemi Linux ma se ci sono riuscito io, con tanta pazienza e volontà, potete farlo tutti.

3. Le uscite della MMDVM ZUM, vanno tarate, io l’ho fatto a mano (sono stato fortunato) aggiustando soltanto il trimmer della trasmissione, alzando, così, il livello dell’audio digitale altrimenti le radio non riuscivano a decodificare il segnale. Si può usare l’ottimo MMDVM Calibration e un pò di pazienza per raffinare la taratura. (Consigliato oscilloscopio o similare)

P.S. Il Software MMDVM-HOST (Da non confondere con il firmware MMDVM che va caricato su ARDUINODUE) funziona anche con la DV-MEGA  che non va bene per un ponte radio ma soltanto per realizzare un HOT-SPOT Casalingo a corto raggio.

Per iniziare:

Scaricate questa ottima guida del collega IK1WHN che vi spiega come configurare la vostra scheda arduino con la MMDVM.

Se masticate un pò l’inglese, iscrivetevi al  gruppo principale del sistema MMDVM :
https://groups.yahoo.com/neo/groups/mmdvm/conversations/messages

Da qui potete scaricare i sorgenti MMDVM tramite il Repository GITHUB :
https://github.com/g4klx

Per l’installazione dell’YSFClient potete seguire questa ottima guida in lingua tedesca: https://www.ysfreflector.de/Nutzung/Installation%20YSFGateway.html

Qui trovate la lista di radio testate e quindi compatibili con il sistema:
https://bm.pd0zry.nl/index.php/Homebrew_Repeaters

Un particolare ringraziamento a tutto il GRUPPO BrandMeister in Telegram e all’amico Giorgio IK1YPD per la pazienza e il supporto!

P.S.

Attenzione alla porta dati del FTM-100DE perché è molto delicata e si può bruciare così come è accaduto a me. Ho duvuto far riparare la radio e sostituirla, nel periodo, con un FT-7800 che funziona egregiamente.

73 e buona sperimentazione

de IZ0RIN – Alex

Aggiornamento del 07/12/2016

Il nodo è tornato operativo.

BrandMeister VS DmrMarc/DMR+: la guerra continua!

Con comunicato sul sito ufficiale del BrandMeister italiano, indirizzato a tutti gli utenti DMR che accedono tramite ponti collegati al network BM o tramite DV4MINI è stato annunciato – in parole povere – che, da oggi si ritorna definitivamente al passato con  Reti Diverse e TG diversi e non più condivisi.

Più semplicemente, oggi, in Italia, esistono due reti la DMRMARC/DMR+ e la BrainMeister che attestano il canale Italia sul TG222, la zona 0 sul TG2220, la zona 1 sul TG2221, la zona 2 sul TG2222, e così via… ma non si parlano più fra loro.

Per far parlare i due mondi e far collegare le DV4MINI, si erano creati dei reflector che attestavano il canale Italia sul TG4250, la zona 0 sul TG4260, la zona 1 sul TG4251, la zona 2 sul TG4252, e così via…

Dallo scorso anno, (quando esistevano anche altre reti e divisioni), le reti erano state unificate e quindi, chi utilizzata da una qualsiasi delle due reti il TG Italia 222 parlava tranquillamente con tutti i ponti collegati a prescindere se DMR+ o BM, in maniera trasparente grazie al reflector TG4250 Italia e quelli regionali (4260,51,52..).

Non essendoci più questa unificazione, per problemi da me spiegati in questo mio articolo precedente, da adesso, per le chiavette DV4MINI, la situazione si complica: bisogna scaricare il nuovo software che gestisce IPSEC per collegarsi alle rete DMRMARC/DMR+ e utilizzare il vecchio software, per collegarsi ai server della rete BrainMeister (verificando la connessione ai server della suddetta rete) ma non più chiamando i TG4250 e regionali in maniera diretta ma a quanto pare utilizzando la modalità XTG chiamando i TG222, 2221, 2222, etc. della rete BM.

Trovate info a riguardo su questo mio articolo.

Ecco il comunicato presente sul sito DigitalHAM:

Si informano tutti gli utenti del nostro network BrandMeister che è stato eliminato il mirroring dei reflector italiani verso i TG corrispondenti

4250 Italia -> TG222

4251 Zona 1 -> TG2221

4252 Zona 2 -> TG2222

………

4260 Zona 0 -> TG2220

 

Utilizzatori di DV4Mini

Per tutti coloro che utilizzano questo tipo di hotspot, si sollecita l’utilizzo dell’ Extended Routing (XTG) per connettersi direttamente ai Talkgroup e non più i reflector di cui sopra.

fonte: Stop Mirroring Reflector

Buon DMR (speriamo) a tutti

73 de IZ0RIN – ALEX

Facciamo il punto sulla rete XLX DSTAR Italia

Premesso che l’associazione nella quale ricopro il ruolo di VicePresidente, 773 Radio Group, ha in seno 2 XLX Reflector e 1 XRF Refletor, da me gestiti e Messi a disposizione della comunità radioamatoriale che rispettivamente servono a:

XLX773 xlx773.iz0rin.it (Modulo A – Traffico Internazionale, Modulo B –  Link Nazionale DStar, Modulo C traffico locale+echolink, etc.)

XLX706 xlx706.iz0rin.it (ZONA 0 – TEST)

XRF014 xrf014.iz0rin.it/xrf (Ponte fra XLX068 e XRF068 rete ircddb Italia)

Che il nostro gruppo ha due ponti ripetitori DSTAR uno situato sul Monte Trevi di Sezze (IZ0RIM B) e uno a Pomezia (IZ0RIN B) con ampia e vasta copertura di Latina, Litorale Laziale e Roma Sud/Centro.

Che la nosta associazione aderisce al progetto XLX DSTAR ITALIA, si rende noto che:

Già da alcuni mesi la sperimentazione di un modulo unico e condiviso per il flusso dati digitale D-Star “nazionale” è con successo operativa. Ricordiamo che i Server XLX (concentratori delle connessioni dei vari ponti ripetitori e hotspot digitali) sono tra loro interconnessi e riservano alcuni moduli (ne hanno 26 in totale) per funzionalità di QSO specifiche. Nel particolare è stato accettato da tutti i partecipanti al “net italiano D-Star” che il modulo A sui sistemi XLX è riservato al traffico internazionale; questo significa che collegando il proprio ripetitore di zona (o hotspot) a tale modulo è possibile fare QSO con colleghi di altre nazioni. Diversamente il modulo B è riservato ad una sorta di “link nazionale” D-Star per dare la possibilità a tutti di parlare con l’intera penisola. E’ un fattore molto importante perché abbatte tante barriere che in questi anni si erano venute a creare, con la nascita di tanti “piccoli orticelli”, spesso mal gestiti, che non permettevano possibilità di collegamenti a lunga distanza.

Ora, grazie allo sforzo di tanti gestori (sysop) che tengono aggiornati server con connettività dedicate e prestazioni di rilievo, abbiamo una rete “unificata” che copre quasi tutto il territorio italiano. Per questo motivo parlare sul modulo B significa essere a conoscenza che ci sono centinaia di stazioni e ponti ripetitori collegati, e particolare attenzione va riservata nel lasciare spazio sufficiente (tempo di attesa di alcuni secondi) prima di schiacciare il PTT e “prendere la parola” in un QSO (anche chiaramente nello svolgimento dello stesso, ricordandoci di indicare sempre a chi si da il “cambio” attraverso il relativo nominativo). Dobbiamo sempre assicurarci che possa entrare nel discorso un nuovo collega e allo stesso tempo dare la possibilità a tutti i sistemi digitali di “allinearsi” (molti usano connettività wireless/3G/4G con tempi di risposta non proprio immediati, o linee dati portate in alture che non sono performanti al 100%). Anche attivare stazioni non presidiate che inviano di continuo “beacon” di aggiornamento delle coordinate GPS non è una buona regola di utilizzo, ci sono tantissimi articoli che spiegano come eseguire le giuste impostazioni per non creare disturbo, oppure chiedere ai colleghi presenti in radio, c’è sempre qualcuno disponibile ad aiutare. Alla fine sono semplici regole e consigli che aiutano nella gestione dell’intera rete digitale. Il terzo modulo, detto modulo C, è ad uso regionale. Questo vuol dire che se contatto un collega, magari di zona, sul modulo B posso dirgli di spostarsi sul C per continuare il QSO locale e non “monopolizzare” l’intera tratta nazionale. Spostarsi sul modulo C significa impartire il comando al proprio ripetitore in uso di cambiare modulo (fattibile anche via DTMF oltre che campo UR della programmazione del proprio RTX – sul sito degli amici del gruppo dstar firenze sono presenti articoli che spiegano come fare). Se tale sistema non accettasse questi comandi (alcuni sysop di ponti ripetitori ancora non capiscono l’importanza di lasciare totalmente libero un sistema) è comunque possibile usare le STARNET (vedi sempre su questo sito). Insomma, avvicinarsi ed usare un sistema digitale radioamatoriale implica anche un po’ di studio e la conoscenza del proprio ricetrasmettitore; non vogliamo essere solo chiamati “pigia-bottoni” o assimilati a Skype vero? Gli altri moduli sono per sperimentazioni locali o per l’interconnessione con altri sistemi digitali radioamatoriali (viene utilizzato XLX177 quale sistema bridge). Ricordiamo che, ad esempio, il modulo F è collegato (sugli XLX che lo prevedono) con il sistema/rete Fusion della Yaesu, raggiungibile anche lato DMR con l’utilizzo del TG 2229192, mentre il modulo D con il TG 2225 DMR Regione Toscana. Questi moduli non sono comunque “obbligatoriamente condivisi” (a differenza del B) e per maggiori informazioni consiglio di contattare il sysop del proprio XLX di riferimento (per il 773,706 e 014 alex IZ0RIN).

Un’altra cosa importante da sottolineare è che non ci sono limitazioni nell’usare (connettere) un XLX rispetto ad un altro, ma sarebbe opportuno che ogni sistema (ripetitore e hotspot) collegasse il server XLX della propria regione o zona di gestione, per creare una più capillare distribuzione dei sistemi connessi alla net italiana. Probabilmente il prossimo passo nella configurazione dei sistemi XLX sarà quello di creare uno o due server per regione, e permettere la connessione agli stessi solo ai sistemi della propria zona, con una nuova distribuzione numerica e di più facile comprensione per l’utilizzatore (es. il numero 7 sarà indice della Regione 7 italiana, e probabilmente XLX077 diventerà XLXn5n ovvero riporterà obbligatoriamente la cifra 5 indice della Toscana, regione nella quale il reflector agisce (si parla della gestione dello stesso a cura del sysop). Vediamo nel dettaglio alcune immagini che meglio spiegano alcune funzionalità e possibilità operative.

Dashboard di un reflector XLX (nello specifico, a titolo di esempio, XLX773)

xrf773dash1

Si vede bene il traffico dei colleghi che stanno utilizzando tali sistemi, i ripetitori o XLX dai quali stanno transitando (colonna VIA/PEER) e la data del passaggio. Sulla destra vi è la tabella dei moduli che visualizza i sistemi connessi e la destinazione d’uso di ogni modulo (in questo caso è specifico per il reflector 773). Il modulo B raccoglie appunto il traffico del link nazionale digitale D-Star. Vediamo successivamente la tabella degli XLX tra loro interconnessi (bottone PEERS in alto). La prima colonna mostra il nome del reflector XLX, l’ultima il modulo condiviso. Questo significa che, ad esempio, XLX077 (Zona5) oppure XLX068 (Zona6) hanno con XLX773 il modulo B condiviso e il mio ponte ripetitore posso in egual modo connetterlo a qualsiasi di questi reflector ottenendo lo stesso risultato di transitare sul link nazionale. Sarebbe quindi buona norma, se risiedo in zona 0, utilizzare uno dei reflector più vicini, per meglio distribuire il flusso dati e “armonizzare” il sistema, in virtù di prossimi cambiamenti.

reflector-grupporadiofirenze-2

I server XLX sono sistemi dinamici, ci sono continui cambiamenti in atto e aggiunte e dismissioni, per tale motivo è consigliabile controllare periodicamente la lista dei server attivi e, per quanto riguarda la situazione italiana, provvedere ad aggiornare i file del proprio ponte ripetitore e/o hotspot (es. DExtra_Hosts.txt) con i nuovi record DNS o IP per non rischiare di vanificare la connessione alla rete. Una lista dei sistemi XLX operativi è visionabile premendo il bottone REFLECTOR LIST sulla dashboard:

reflector-grupporadiofirenze-3

Premendo sul nome del reflector si entra nella dashboard di tale sistema, facilmente capibile la zona di influenza. Ad oggi, ottobre 2016, questi sono i record DNS e IP dei reflector connessi alla net italiana (oltre XLX077 che ha DNS xrf077.duckdns.org e XLX706 che ha dns xlx706.iz0rin.it):

reflector-grupporadiofirenze-4

Rileviamo inoltre che, a volte, alcuni colleghi non si ascoltano tra di se. Il motivo è dovuto al fatto che uno dei partecipanti al QSO non ha effettuato la registrazione alla rete D-Star, obbligatoria come è tale la richiesta di ID alla rete DMR. Purtroppo nel passato molti sistemi non tenevano conto di questa registrazione e magari il traffico era molto “localizzato”, ma ora, da quando il link è armonizzato, certe “leggerezze” vengono fuori e si traducono in malfunzionamenti. Per effettuare la registrazione, totalmente automatica, collegarsi al REF068 come da immagine seguente, (o anche da questo link):

reflector-grupporadiofirenze-5

Alcuni vecchi sistemi, in via di “dismissione” (es. XRF003 o REF068), sono collegati alla net XLX attraverso degli artifici. Ad esempio XRF003 A (vecchia configurazione) è connesso “come ponte ripetitore” attualmente al reflector XLX911 B e su di esso riversa il suo flusso dati, mentre il reflector 068 A (vecchio esempio di sistema ICOM) si ricongiunge con la rete XLX attraverso il server XRF014 (del 773RadioGroup) che è collegato da una parte al REF068 mentra dall’altra a XLX068 modulo B. Questo per informazione, all’utilizzatore finale della rete D-Star poco importa; deve essere però chiaro che si sta assistendo ad un importante processo di trasformazione, alla ricerca di una ottimizzazione dei sistemi anche attraverso strumenti di verifica (vedi la DIM del GRUPPO RADIO FIRENZE) alla quale consigliamo ai tanti gestori di ponti e hotspot di aderire e ad una sempre più facile divulgazione delle informazioni e semplificazione della rete affinché il protocollo D-Star sia al meglio utilizzabile.

73 de Alex IZ0RIN

Fonte: Gruppo Dstar Firenze articolo di DAVID ik5xmk

piHot nuovo hotspot DStar by IZ0ROQ

Come molti di voi sapranno, oggi, con una Raspberry ed una DVmega, si può realizzare un’ottimo hotspot D-Star. Voi direte a cosa serve, vista la buona disponibilità di ponti ripetitori? Bhe, il mio problema e che nella zona dove abito, purtroppo, a causa della conformazione geologica, i ripetitori giungono e soprattutto ricevono con molta difficoltà. Ho provato quindi a realizzare un hot-spot che mi permetta di fare QSO in maniera adatta, anche dall’interno del mio appartamento!

Sono partito da una distribuzione elaborata dal collega W6KD chiamata D-Star Commander, che quì pubblicamente ringrazio, la quale permette anche di inviare comandi all’hotspot via radio. A questa ho aggiunto un mio programma in Python, che, oltre a mostrare su LCD diverse informazioni, permette di gestire lo stesso tramite 5 pulsanti. Questo evita di doversi collegare ad un PC ogni volta che si debba fare qualcosa. Inoltre si ha la possibilità di ricevere email con varie informazioni, inviate dall’ hot-spot stesso.

Bene non mi dilungo molto in questo breve articolo, e vi lascio il gusto di scoprire tutte le altre info in merito, scaricando la documentazione da questo link , e prelevando l’immagine dal mio sito  al link: http://www.iz0roq.com/dstar-pyhot/

Buon divertimento.
IZ0ROQ Claudio

 

Nuovo aggiornamento (D13.020) MD380Tools per i nostri Tytera e Retevis DMR

Cari Colleghi, da un paio di settimane, è stato rilasciato un nuovo aggiornamento del firmware non ufficiale dei nostri cinesini DMR.

Si tratta della versione D13.020 sviluppata sempre dal collega KK4VCZ e che porta ulteriori notevoli migliorie ai nostri apparati fra le quali una grafica nuova e ben curata.

Per abilitare le nuove features, una volta installato il firmware andate nel Menu-Utilities-MD380Tools e scorrete le varie opzioni.

Il firmware è supportato dalle seguenti radio: 

  • Tytera/TYT MD380 (old vocoder)
  • Tytera/TYT MD380 (new vocoder)
  • Tytera/TYT MD390 (new vocoder, no gps)
  • Retevis RT3

La procedura da seguire da raspberry è sempre la solita:

Collegatevi alla raspberry via terminale putty o similare e al prompt dei comandi, digitate questi comandi senza il cancelletto davanti:

# sudo apt-get update
# sudo apt-get install gcc-arm-none-eabi binutils-arm-none-eabi libusb-1.0 python-usb
# sudo pip install pyusb -U
# git clone https://github.com/travisgoodspeed/md380tools.git
# cd md380tools
# sudo su

Connettete la radio al cavetto in DFU Mode (Accendete la radio tenendo premuto il ptt e il tasto direttamente sopra ad esso), la radio non si accenderà ma il led lampeggierà rosso verde, poi continuate su raspberry con i seguenti comandi:

# sudo make clean

# sudo make all flash

Se tutto è andato bene, al termine come da istruzioni su terminale raspberry, spegnete la radio e riaccendetela con il cavetto collegato, poi proseguite con:

# sudo make flashdb

Questo ultimo comando, aggiornerà la lista mondiale degli utenti DMR.

Per installazione da altri sistemi operativi, seguite il link ufficiale: https://github.com/travisgoodspeed/md380tools/blob/master/README.md

fonte: http://www.radioamatoripeligni.it/i6ibe/rt3/firmware/firmware.htm

Buon DMR!

73 de IZ0RIN

DMR: UN PO’ DI CHIAREZZA E APPELLO AI GESTORI DELLE RETI!

Cari Colleghi e lettori,

le domande che in molti utenti del DMR, dalla fine dell’estate ad oggi, si stanno facendo è: Cosa sta accadendo al DMR, in particolare a Roma e in Italia? Perché se aggancio un ponte sul TG Italia o Regionale non mi ascoltano sugli stessi TG di un altro ponte? Semplice: Le reti che prima erano unite, oggi sono di nuovo divise!

In pratica, lo scorso anno, grazie al lavoro di alcuni manutentori, la rete DMR era stata unificata o meglio, le reti erano state interconnesse fra loro;  quindi, i ponti motorola parlavano con i ponti hytera e le reti DMR-Italia, IT-DMR, e le altre esistenti, dialogavano senza particolari problemi grazie anche all’avvento di un software denominato BrainMeister o BrandMaster che aveva messo d’accordo tutti.

A mio parere, purtroppo, oggi, siamo tornati indietro. Ci troviamo attualmente con una serie di sistemi blasonati e auto-costruiti sia in Italia e nel Mondo che utilizzano BrandMaster e un’altra serie di sistemi (in particolare Motorola) che utilizzano la rete DMR-MARC/DMR+, inutile che le due realtà non si parlano più fra loro.

Questa volta, fra i due litiganti, i terzi ci rimettono… infatti, DMR-ITALIA accusa IT-DMR (oggi http://www.digitalham.it/) di averli staccati dalla rete, mentre IT-DMR accusa DMR-ITALIA di aver violato degli accordi perché affiliati alla nuova rete DMR-MARC/DMR+ senza alcun avviso, accusandoli, a loro volta, di essersi loro staccati dalla rete, come da testuali parole presenti sul loro sito: “DMR-ITALIA dopo aver cambiato server, per l’applicativo cbridge, non ha comunicato a BM_ITA il nuovo indirizzo IP  per ricollegare i regionali, che non erano stati interrotti”.

Per carità, ogni manutentore, può fare ciò che vuole dei propri ponti o sistemi però si dovrebbe prima calcolare che a rimetterci sono sempre gli utenti radioamatori che da un giorno all’altro – senza essere avvisati – non riescono più a parlarsi. Per fortuna che esistono le DV4Mini o le DVMEGA che ci rendono indipendenti e ci consentono di parlare con chi vogliamo e sulla rete che vogliamo.

Per quel che mi riguarda essere Radioamatore, significa condividere ma purtroppo non tutti la pensano come me!

Voglio però provare a lanciare un appello ai gestori e ai manutentori delle due reti: cercate di ritrovarvi e di accordarvi – come avete già saputo fare – per consentire a tutti di divertirsi con il DMR, ci sarà una soluzione, no? Soprattutto ricordatevi che questo è un hobby non una gara, consentitemi il francesismo, a chi ce l’ha più grosso!

Buon Digitale a tutti!

73 de IZ0RIN – ALEX

P.S.

Se ho sbagliato l’analisi di quello che è accaduto, invito i diretti interessati a correggere quanto da me scritto, rispondendo a questo articolo direttamente su questo mio blog.

fonti:

http://www.dmr-italia.it/traffico-tg222-non-piu-condiviso/

http://www.digitalham.it/?p=378

http://www.dmr-italia.it/nasce-dmrplus-italia/

DV4MINI: Nuovo Firmware 1.73 e nuovi software

Novità per la DV4Mini, per la famosa chiavetta, è stato rilasciato un nuovo firmware che sembra sistemare diversi bug e migliorare la gestione del protocollo DPLUS.

Parlo al condizionale, in quanto c’è molta confusione in giro e il sito ufficiale http://dv4m.ham-dmr.ch/ di certo non aiuta, infatti sulla homepage tutto è fermo alla 1.65.

A supporto della chiavetta multimodo, arriva quindi il nuovo sito http://wirelesshold.com/manuals.aspx (nuovi produttori degli apparati DV4) dove possiamo trovare il firmware 1.73 e il nuovo software (solo per windows) che supporta i nuovi server IPSC del DMR e quindi la nuova rete DMR-MARC/DMR+, sparisce invece con questo nuovo control center il BrainMaster che in ogni caso può essere usato con un’altra versione software sempre presente sul sito (cosa che trovo davvero assurda vista la popolarità raggiunta dalla rete BrainMaster ma questo è un altro discorso) o con una vecchia versione del DV4MF2 che purtroppo non è più sviluppato e supportato; non ho trovato, invece, nulla di specifico, riguardo le novità del firmware, anzi, vi invito ad indagare!

The latest Windows control center software (November 15, 2016) for the DV4mini from here

The control center software for joint DMR-MARC/DMR+ access can be found here

Nuova versione del control center anche per RaspBerry.

Control Center Software:

The Raspberry Version (November 21, 2016) for Pi2 and Pi3 can be found here


Vi ricordo per la rete BrainMeister che per collegarsi in modalità XTG o si utilizza il vecchio DV4MF2 oppure dal classico software della DV4MINI, bisogna prima collegarsi al TG4999 e poi dal Browser Internet collegarsi al sito: http://www.dashboard.digitalham.it/dashboard/index.php?page=erouting

o

http://brandmeister.network/index.php?page=erouting

dove troverete una pagina con il vostroID utente e il codice della nazione appena sotto, potrete inserire l’ID gruppo di conversazione desiderato (es. 222 o 2220, ETC.) e fare clic su OK.

Vi invito a scaricare questa ottima guida, redatta dal collega HB0OAB per conoscere meglio il DMR.

73 de Alex IZ0RIN