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JVCKenwood TH-D74, NON SOLO DSTAR!

Cari amici e colleghi,

Ancora una volta, a conferma che il DSTAR non è morto con sempre più ripetitori e nodi attivi in Italia e nel mondo, voglio parlarvi della mia esperienza con il portatile bi-banda, almeno nella versione europea, della Kenwood TH-D74 (Nella versione USA, è abilitata anche la banda dei 220mhz).

In primis, voglio sottolineare che non è un semplice portatile con il DSTAR ma anche un ricevitore da 0,1 a 524 MHz (FM, NFM, WFM AM, SSB, CW – Nella banda 74-108 Mhz solo WFM) e incorpora anche un TNC per l’APRS.

La radio ha una grandezza simile all’MD390 della Tytera, corpo tozzo e display a colori con un menù abbastanza amichevole, dico abbastanza perché bisogna entrare nella logica di chi ha realizzato il firmware per usarlo al meglio, soprattutto in  DSTAR.

Il portatile, pesa circa 350 gr. inclusa la batteria al litio da 1800 mAh che assicura una durata di circa 6 ore alla massima potenza. L’attacco dell’antenna è il classico SMA e la radio è conforme allo standard IP 54/55 non subacqueo ma resistente a spruzzi di acqua e polvere.

TRASMISSIONE

Per gli amanti dell’analogico e delle voci simil-broadcasting, la parte trasmittente presenta un ottimo equalizzatore diviso per FM e DV che dona una corposa e fedele modulazione, caratteristica nota di casa Kenwood. Gli utilizzatori del DSTAR, rimarranno sorpresi della modulazione simile all’FM che questa radio presenta in digitale.

Il TH-D74 sfrutta un potente chip AMBE e un ottimo DSP che rende l’esperienza di ascolto e di trasmissione veramente piacevole, in condizioni perfette, le modulazioni da e verso il DSTAR sono davvero simili all’analogico.

RICEZIONE

L’ultimo nato di casa JVCKENWOOD, ha un ottimo ricevitore multimodo e l’ascolto delle SSB in HF è davvero eccezionale; con l’antenna esterna, però, l’apparato soffre di un minimo di inter-modulazione  a causa dell’alta sensibilità della parte ricevente.


Software di remotizzazione via Bluetooth e ascolto HF.

L’apparato, offre un’ottima esperienza di ascolto su tutte le bande HF, VHF e UHF, che migliora grazie all’equalizzatore e all’utilizzo dei filtri incorporati. Si può utilizzare, in maniera comoda, il software Kenwood su PC – ARFC  che permette di comandare la radio, utilizzando al meglio i filtri presenti. Se si è molto esigenti, si può utilizzare un software SDR tipo SDRSHARP, prelevando il segnale IF con un semplice comando via ARFC software e procurandosi un cavo minijack  to jack per collegare l’uscita speaker della radio all’ingresso microfonico della scheda audio de pc.


Esempio di ascolto con SDR.

DSTAR

L’apparato divide il DSTAR in due modi distinti, il DV e il DR questo, a primo impatto, crea non poca confusione in chi si avvicina a questo ricetrasmettitore. La Kenwood, considera la modalità DV per l’utilizzo in simplex, senza ripetitori o reflector, quindi senza la possibilità di impostare manualmente i campi RPT1 e RPT2 (A onor del vero, una cosa simile accade con gli apparati ICOM che in siplex per impostare i campi di accesso alla rete, richiedono di attivare il DUP con offset a 0) mentre considera la modalità DR per l’utilizzo sui ripetitori e reflector, permettendo di impostare tutti i campi citati ma è impossibile farlo dalla radio, bisogna usare necessariamente il PC e il software relativo.

Altra stranezza riscontrata: una volta programmata la radio per parlare sui reflector, non basta trasmettere su un ripetitore già connesso ma bisogna confermare alla radio la volontà di voler uscire dalla connessione locale, come? Semplice: premendo il tasto (F) seguito dal tasto (DIGITAL MODE),  cliccando poi sulla prima icona (Destination Select), scendendo su Reflector e confermando la scelta cliccando su Use Reflector.

Una volta compresa la logica della radio tutto risulterà più semplice.


Esempio di ricezione DSTAR.

Per sfruttare al meglio le potenzialità del Kenwood TH-D74 bisogna programmarlo via software, soprattutto se si utilizzano il DSTAR e l’APRS, al momento, infatti, senza la programmazione da PC e quasi impossibile usarlo.

Ho scritto, “al momento”, perché la Kenwood si è dimostrata molto sensibile ai feedback dei radioamatori e produce spesso nuovi firmware per sistemare i piccoli problemi che di volta in volta vengono segnalati.

APRS

L’apparato ha un TNC interno impostabile a 1200 o 9600 baud. Si può lanciare in aria il proprio beacon sia manualmente che in maniera automatica.

DPRS

Questa funzione, se pur presente, non funziona perché con la versione firmware attuale (1.05), non è possibile impostare le stringhe di trasmissione sfruttando il DSTAR.

ALTRE CARATTERISTICHE

La radio presenta un’interfaccia utente a icone, all’interno del menù si naviga con un joystick simile a quello usato nelle radio ID31 e ID51 della ICOM con il tasto (OK) in posizione centrale. L’apparato ha un totale di 1000 memorie ed è programmabile sia tramite cavo dati (normalissimo cavo micro-usb) sia via scheda SD (max 32GB) e novità sia via bluetooth.

Il ricevitore GPS acquisisce i satelliti in maniera rapida. Grazie alla geo-localizzazione, è possibile trovare i ponti DSTAR più vicini. Purtroppo, però, la lista scaricabile dal sito Kenwood, non è aggiornata e soprattutto sulla città di Roma, presenta ripetitori inesistenti o con vecchi nominativi.

Ottima la guida vocale in inglese, molto utile per i non vedenti.

BLUETOOTH

Il TH-D74 incorpora un modulo bluetooth al quale può essere connesso un auricolare per l’audio o un pc per la gestione dati, programmazione o remotizzazione grazie ai software prelevabili dal sito Kenwood.


Esempio di programmazione via Bluetooth

Programmazione

Memory Control Program

Remotizzazione

ARFC Frequency Control Program

CONCLUSIONI

Il costo di circa 650 euro di questo apparato è giustificato dalla quantità di funzioni che questo portatile offre. Se si vuole chiacchierare in analogico e in DSTAR, ricevere tutte le bande HF-V e U in tutti modi, fare APRS e divertirsi con l’SDR, usare il Bluetooth, questo è l’apparato che fa per voi. Il diretto concorrente, con meno funzioni e senza ricevitore, è l’ICOM ID51 Plus 2 che costa circa 550 euro. Nel DMR gli Hytera e i Motorola si attestano fra i 500 e i 700 euro; cosa dire, è un apparato per radioamatori esigenti che vogliono farsi un bel regalo, investendo su una radio tecnologicamente avanzata.

Come contro, la Kenwood avrebbe dovuto pensare ad una protezione migliore per lo schermo che tende a graffiarsi con un uso quotidiano. Ancora è difficile trovare una custodia, manca la possibilità di pre-settare dei profili Aprs, ad esempio, uno per portatile e uno per l’auto. Il DPRS non si può fare e è impossibile settare i ponti DSTAR a mano ma confido in Kenwood che risolverà questi problemi con uno dei prossimi aggiornamenti FIRMWARE.

Buoni QSO

73 de IZ0RIN – Alex

 

 

DSTAR ICOM G3 – NUOVO E AVANZATO PROTOCOLLO PER LA CASA NIPPONICA

Cari colleghi e amici,

Come volevasi dimostrare, il DSTAR continua ad essere un protocollo molto diffuso su scala mondiale e in continua crescita.

Dopo che la Kenwood, con il TH-D74, ha fatto uscire la sua prima radio DSTAR portatile, la Icom, non è rimasta con le mani in mano e ha immesso sul mercato il suo nuovo portatile ID-51 Plus 2 e a breve immetterà anche sul mercato europeo, la nuovissima ID4100 radio che supportano il protocollo avanzato ICOM G3.

Cos’è il G3?

Il G3 è un protocollo avanzato che rispetto al vecchio G2, permette di trasformare i nuovi terminali icom in access point per l’accesso alla rete DSTAR. Il G3 lavora comunque anche con le vecchie radio.

Una volta registrato il proprio nominativo sui server G3 (server) o sui server Trust D-STAR che supportano G3, si potrà, ad esempio, utilizzare un ID-51 P2 come punto di accesso al posto del ripetitore oppure sarà possibile possibile collegarlo direttamente alla rete DSTAR attraverso un PC o uno smartphone utilizzando internet in (3G / LTE / ISP, ecc) senza utilizzare la parte RF.

Negli Stati Uniti, un gruppo di radioamatori, sta testando la rete DSTAR e i suddetti terminali con questo protocollo.

E’ chiaro che in questa fase, questo tipo di tecnologia gira soltanto sui ponti ICOM con software orginale, sono in ogni caso fiducioso e credo che qualcosa si stia già muovendo sulla rete IRCDDB per adeguarsi alle nuove specifiche del G3 Icom, ad esempio, Michael DL1BFF,  sta già lavorando per aggiornare la rete IRCDDB al supporto del G3 per far funzionare il CALL ROUTING fra i ripetitori ICOM e quelli che utilizzando IRCDDBGateway.

fonti:

73 e Buoni Collegamenti

Alex – IZ0RIN

Il DSTAR, da un anno, vive a Roma e in Italia una nuova giovinezza… altro che morto! (Guida all’uso)

Il DSTAR in Italia e a Roma, ha una nuova vita da ormai un anno… il sistema digitale grazie all’avvento dei Reflectors XLX, ha avuto non solo una rinascita ma anche una crescita su tutto il territorio nazionale con oltre 100 sistemi connessi. A Roma, a garantire la copertura DSTAR, ci sono i ponti di Pomezia – Roma Sud – Castelli IZ0RIN B (430.3125 +5000) attestato su XLX773 modulo B nazionale e di Roma Est IR0CJ (145.6375 -600) e IR0UEZ (431.450  +1600) attestati su XLX390 modulo B nazionale a breve sarà riacceso anche IR0UGC 430.550 +5000 e il link 144.900 IW0HKS C anche lui attestato sul XLX773 modulo B.

Ogni giorno, il traffico è garantito da decine di radioamatori che in tutta Italia utilizzano questo diffuso sistema digitale in maniera assidua.

Purtroppo, alcuni ponti storici della Capitale, non si sono voluti allineare al progetto XLX che ha rivoluzionato il DSTAR e sono “morti” per assenza di collegamenti ma non temete, utilizzate pure le vostre radio DSTAR sulle suddette frequenze che coprono in maniera eccellente tutta la città!

La causa, comunque, non è da imputare al sistema ma ai gestori che probabilmente hanno fatto le loro scelte a favore di altre tecnologie e che non hanno voluto condividere un progetto “open” come l’XLX dove non esiste un unico proprietario, speriamo per loro che cambino idea in futuro.

Vi ricordo anche che il sistema XLX è frutto del genio di un collega lussemburghese Luc Engelmann LX1IQ e che la messa in opera, in Italia, è stata voluta da un gruppo di sysop, compreso il sottoscritto, capitanato dal Gruppo Dstar Firenze che hanno creduto fin da subito in questo progetto.

Cos’è un XLX?

L’XLX è un reflector multiprotocollo che accetta connessioni tramite i protocolli DCS, DEXTRA e DPLUS e che di fatto ha sostituito i vecchi e meno performanti sistemi REF e XRF. L’interconnessione fra più XLX permette di mantenere alle varie associazioni o singoli sysop la propria autonomia pur condividendo il traffico con tutti. Con questo spirito, senza più “padroni”, si sono evoluti i sistemi e si è creata una rete stabile e sicura.

Come funziona un XLX?

Il Reflector XLX, ha 26 moduli che in Italia si è deciso di condividere in questo modo:

# Modulo Descrizione
1 A World
2 B ITALIA interconnesso al DMR TG 8515
3 C Locale
4 D Test
5 E MMDVM
6 F in futuro C4FM Fusion
7 G Z0 Lazio
8 H Z0 Sardegna
9 I Z0 Umbria
10 J Z1 Liguria
11 K Z1 Piemonte
12 L Z1 Valle Aosta
13 M Z2 Lombardia
14 N Z3 Friuli V.G.
15 O Z3 Trentino A.A.
16 P Z3 Veneto
17 Q Z4 E. Romagna
18 R Z5 Toscana
19 S Z6 Abruzzo
20 T Z6 Marche
21 U Z7 Puglia
22 V Z8 Basilicata
23 W Z8 Calabria
24 X Z8 Campania
25 Y Z8 Molise
26 Z Z9 Sicilia

Ogni sysop ha poi scelto di associare i moduli liberi ad alcuni servizi, ad esempio, sul XLX773 il 773 Radio Group, ha deciso di abilitare il modulo C al traffico locale fra i ponti dell’associazione e di condividere il modulo G Lazio con l’Associazione Onda Telematica.

Come si cambia modulo dalla mia radio DSTAR?

Semplice, il comando da dare al posto del CQCQCQ è:

DCS773GL se si vuole andare sul modulo G Lazio

DCS773CL se si vuole andare sul modulo C Locale

DCS773BL se si vuole andare sul modulo B Nazionale

Per disconnettere i reflector:

_______U (7 spazi vuoti e la U finale)

Per conoscere dove il ponte è connesso:

_______I (7 spazi vuoti e I finale)

ovviamente una volta impostato il comando, basta dare un colpo di PTT per inviarlo al ponte.

Si possono usare anche i DTMF… vediamo come:

Nuovi comandi DTMF abilitati su ponti aggiornati con ultime versioni di Jonathan

I toni DMTF sono usati nella rete D-STAR per passare velocemente e semplicemente tra sistemi hotspot, ripetitori e reflector, o per richiedere lo stato degli stessi. La tabella sotto riportata è una guida veloce su come usare i comandi  DMTF su XRF/XLX, DCS e REF.

La codifica iniziale che identifica i quattro sistemi è questa:

DCS Lettera D iniziale

XRF/XLX Lettera B iniziale

REF Simbolo * iniziale

Comando UR DTMF Descrizione
XRF773BL “B773B” “B773B” “B77302” Connessione al reflector Dextra XRF077 modulo B
REF068BL “*68B” “*068B” Connessione al reflector D-Plus REF068 modulo B
DCS773BL “D773B” “D0773B” “D077302” Connessione al reflector DCS DCS077 modulo B
_______ U (7 spazi vuoti e poi U) “#” Disconnessione (Unlink)
_______ I (7 spazi vuoti e poi I) “0” “00” Info della connessione trasmissione annuncio vocale
“**” Riporta il ponte o hotspot su link di default
Modulo/Zona/Regione/Refector Numero/Lettera/DTMF
A INTERNAZIONALE XRF773A “01” “A” B77301 B773A
B NAZIONALE & DMR TG 8515 XRF773B “02” “B” B77302 B773B
C SLOT LIBERO PER OGNI SYSOP XRF773C “03” “C” B77303 B773C
D SLOT LIBERO PER OGNI SYSOP XRF773D “04” “D” B77304 B773D
E SLOT LIBERO PER OGNI SYSOP XRF773E “05” “E” B77305
F SLOT LIBERO PER OGNI SYSOP XRF773F “06” “F” B77306
G ZONA 0 LAZIO XRF773G “07” “G” B77307
H ZONA 0 SARDEGNA XRF773H “08” “H” B77308
I ZONA 0 UMBRIA XRF773I “09” “I” B77309
J ZONA 1 LIGURIA XRF773J “10” “J” B77310
K ZONA 1 PIEMONTE XRF773K “11” “K” B77311
L ZONA 1 VALLE D’AOSTA XRF773L “12” “L” B77312
M ZONA 2 LOMBARDIA XRF773M “13” “M” B77313
N ZONA 3 FRIULI VENEZIA GIULIA XRF773N “14” “N” B77314
O ZONA 3 TRENTINO ALTO ADIGE XRF773O “15” “O” B77315
P ZONA 3 VENETO XRF773P “16” “P” B77316
Q ZONA 4 EMILIA ROMAGNA XRF773Q “17” “Q” B77317
R ZONA 5 TOSCANA XRF773R “18” “R” B77318
S ZONA 6 ABRUZZO XRF773S “19” “S” B77319
T ZONA 6 MARCHE XRF773T “20” “T” B77320
U ZONA 7 PUGLIA XRF773U “21” “U” B77321
V ZONA 8 BASILICATA XRF773V “22” “V” B77322
W ZONA 8 CALABRIA XRF773W “23” “W” B77323
X ZONA 8 CAMPANIA XRF773X “24” “X” B77324
Y ZONA 8 MOLISE XRF773Y “25” “Y” B77325
Z ZONA 9 SICILIA XRF773Z “26” “Z” B77326


Come si usa:

Gli esempi sopra riportati sono velocemente capibili. Sui DCS e XLX ogni reflector ha 26 nodi o gruppi A-Z i toni DMTF possono gestire lettere A-D, quindi per ottenere DCS773E con i DTMF occorre eseguire D77305, la lettera F diventa D77306, etc. nota bene: dipende da quale software il tuo ripetitore e Gateway utilizza, potrebbe essere necessario eseguire prima una disconnessione per passare su un altro nodo dello stesso reflector.
Per esempio se vuoi cambiare da DCS773B a DCS706C potresti aver bisogno di disconnettere, poi connettere.
Non vi e’ una regola sicura, dipende solo dal software di gestione.

Ricordatevi se inviate le chiamate DTMF TX con ID-51 5100 7100 settare da menu DTMF/T lo Speed a 200 è sufficiente per sistemi con DVRPTR, GMSK modem e DVMEGA, DTMF Speed a 300 o superiore per sistemi con scheda audio, ricordo che il comando DTMF viene riconosciuto solo se su campo UR c’è CQCQCQ

Ricordo quando viene spostato un modulo fatelo in assenza di QSO specie quando si utilizza un hotspot iso frequenza perché il comando passa su tutta la rete, dai ripetitori se fatti bene è possibile farlo anche se c’è QSO lato Gateway perché il ricevitore è sempre in ascolto.

Per qualsiasi informazione in merito, non esitate a scrivermi a

alex[at]iz0rin.it

73 de IZ0RIN Alex e Buoni QSO in DSTAR

fonte: DTMF IZ5ILH Gruppo Dstar Firenze

Nasce il primo ripetitore DMR – MMDVM di Albano Laziale – rx 430.5375 tx 435.5375

Cari amici, colleghi e lettori,

vi annuncio che da qualche giorno, è acceso un nuovo ripetitore MMDVM – DMR su rete BrandMeister che sostituisce l’hotspot da me realizzato in precedenza. La frequenza: RX 430.5375 – TX 435.5375 ColorCode1.

Come da regole BM, sullo slot1 è attestato in maniera dinamica il TG222 Italia, sullo slot2 è collegato staticamente il TG22201 Zona 0 Lazio, sul TG9 è collegato il Reflector 4260 per dialogare anche con i ripetitori DMR di Latina I0ABU e Sezze IZ0RIM.

La parte RF, è affidata ad un vecchio ma ottimo ripetitore Motorola MTR2000, la parte digitale invece è affidata al software MMDVM su Arduino con modem MMDVM ZUM 1.0 e TCXO a 12 Mhz.

NOVITA’: E’ nato, a Latina, il Primo Repeater DMR MMDVM su rete BM! rx 430.2125 tx 435.2125

E’ nato, a Latina, il primo Repeater DMR MMDVM su rete BM, grazie al supporto del 773 RadioTeam.
Un gruppo di soci del 773 Radio Group (DMR-Team), si sono uniti e auto-tassandosi hanno acquistato un Motorola MTR2000, una scheda Arduino, una MMDVM e una Raspberry. Il tutto è nato per gioco, lo scorso Novembre su Whatsapp, grazie ad un idea del Presidente IZ0RIM – Roberto di Lenola. Il gruppo di amici, legati dalla passione per il digitale, si sono riuniti presso la sede del 773 RadioGroup,
lavorando, ognuno con le sue competenze, al progetto. Il ripetitore, ha nominativo temporaneo I0ABU ed è attualmente collocato in Test presso la sede del 773. Ringrazio personalmente il collega Graziano IZ5IGB, del Gruppo Radio Firenze, per la pazienza e il supporto telefonico che mi ha fornito, oltre che per la sua utilissima guida per trasformare un MTR-2000 in DMR.

Sono realmente felice, di aver partecipato a questo progetto.

73 de IZ0RIN

Vice Presidente – 773 RadioGroup

Hotspot ultra-portatile DVMEGA su BLUESTACK Bluetooth (DMR,DSTAR,C4FM)

Cari Amici e Colleghi,

se lo scorso anno Babbo Natale mi regalò la DV4MINI, quest’anno la Befana mi ha regalato una bella DVMEGA e una scheda BLUESTACK; per chi non conoscesse queste prodigiose schedine, parliamo di un “modem” (DVMEGA) in grado di codificare e decodificare tutti i sistemi digitali radioamatoriali  e di una scheda di gestione (BLUESTACK) in grado di interfacciarsi via Bluetooth ad qualsiasi smartphone Android/Iphone o PC/Raspberry (Windows/Linux) grazie al software sviluppato dal collega David, PA7LIM.

Con questo semplice sistema, possiamo avere con noi, sempre in tasca, un hotspot in grado di farci connettere a tutte le reti DMR, DSTAR e C4FM (tranne WiresX).

Come funziona?

Dopo aver assemblato la DVMEGA sulla BLUESTACK chiudendo il tutto dentro un’apposita scatolina di circa 5x4x3 cm, la colleghiamo via Bluetooth al nostro smartphone o pc, dopo aver scaricato l’apposito software BlueDV. Una volta configurato il software impostando la frequenza operativa, ci potremmo collegare con i nostri portatili o veicolari dove vogliamo!

Quanto costa?

La spesa totale è di circa 170 euro. La DVMEGA  costa 90 euro, la BLUESTACK 40, la scatolina 15 euro, la spedizione 15/20 euro.
Vi consiglio anche un PowerBank da 10/15 euro per alimentare la scatolina magica!

Potete acquistare le schedine sciolte o in kit su: http://www.combitronics.nl/ ma qualcosa trovate anche in Italia.

Perché avere un Hotspot?

Come già da me evidenziato in diversi articoli, avere un hotspot portatile, significa essere liberi di decidere quale rete utilizzare senza stare a ricasco dei vari gestori di ponti radio. Ovunque voi siate, potrete decidere dove e con chi parlare senza problemi di alcun tipo e senza dire grazie a nessuno!!!

73 e Buoni QSO in digitale

Alex – IZ0RIN

DSTAR: come registrare il proprio nominativo sulla rete mondiale!

Cari amici e colleghi,

grazie al lavoro svolto da tutte le associazioni e singoli radioamatori che formano la rete XLX Dstar Italia e alle nuove tecnologie e reti ADSL e FIBRA, nel 2016, si è registrato un aumento di ponti radio ed hotspot impressionante; il DSTAR che molti dichiaravano morto, ha ripreso una nuova vita di una qualità nettamente superiore alla precedente. Molti radioamatori che hanno o stanno acquistando le radio DSTAR, non sanno però che per un corretto transito sulla rete, è necessario registrarsi attraverso una semplice procedura da eseguire su un qualsiasi sito di registrazione dedicato. Per la velocità di esecuzione, vi consiglio: https://ir6ucc.ircddb.it/Dstar.do non spaventatevi se il browser vi risponde con errori, basta cliccare sulla voce prosegui su sito non sicuro o similare. Ricordatevi, la registrazione è fondamentale per transitare bene sulla rete DSTAR!

73 de IZ0RIN

P.S.

Vi ricordo che è possibile ascoltare il traffico Dstar nazionale sul TG8515 BrandMeister on line su http://hose.brandmeister.network/8515/

Se volete monitorare il traffico potete collegarvi agli XLX Reflector da me gestiti XLX773 xlx773.iz0rin.it o XLX706 xlx706.iz0rin.it

Il nodo echolink IZ0RIN-L va in pensione: al suo posto IZ0RIN-ND C4FM

Cari amici, colleghi e iscritti al 773radiogroup, buon inizio anno, voglio aprire il 2017 con una importante novità: è attivo da qualche giorno a Cecchina di Albano Laziale con copertura Litorale Laziale, Roma Sud e Castelli Romani, il nuovo nodo C4FM WiresX IZ0RIN-ND sulla frequenza 144.525 e la nuova stanza per la provincia di Latina e Roma ITALY-I0-LT #28831.

La nuova tecnologia, ha mandato di fatto in pensione il sistema echolink RF, IZ0RIN-L, attivo dal 2009 ma non dovete temere perché, per gli amanti di questo importante strumento, ho attivato il nodo IZ0RIN-R accessibile solo da utenti (no nodi e repeaters) e soltanto da PC e Cellulari che offre l’accesso alla nuova Rete Nazionale DSTAR (modulo B dei vari XLXReflectors) così, anche chi non ha il DSTAR, può parlare con tutta Italia su questo sistema digitale!

Amici, non finisce qui… perché è attivo sempre dal mio QTH sulla frequenza 430.5375 il nodo multiprotocollo (DMR-C4FM e Dstar) su tecnologia MMDVM che offre la possibilità di accedere in DMR sulla rete BrainMeister, in C4FM sulla rete YSF dove è attivo il nuovo YSFReflector IT-C4FM-Lazio #67939  http://ysf.iz0rin.it/ysf e sulla rete DSTAR. Insomma, ora non avete più scuse per non farvi sentire… vi aspetto in digitale!!!

73 de IZ0RIN

MMDVM e Yaesu FTM100 o FT-7800: Hotspot multimodo (DMR,C4FM,DSTAR,P25)

Cari amici e colleghi radioamatori,

come ben sapete, amo la sperimentazione in tutti i campi radioamatoriali. Da qualche giorno, ho attivato un hotspot multimodo in zona Albano Laziale sulla frequenza 430.5375 (Ho attivato soltanto i protocolli DMR e C4FM. Per il DSTAR vi invito ad utilizzare RU12a di Pomezia IZ0RIN B – IZ0RIN G), utilizzando la ormai famosa MMDVM su Arduino e una radio FTM-100D della Yaesu.

Avendo con successo installato il Ponte DSTAR RU12a in quel di Pomezia, utilizzando un vecchio Motorola MC-Compact con una scheda Satoshi e utilizzando da quasi un anno una DV4Mini come hostspot casalingo, mi sono voluto dilettare nell’assemblaggio di un hot-spot multimodo a largo raggio da trasformare in futuro in un vero e proprio ponte radio.

Premessa:

A giugno scorso, ho acquistato un FTM-100D della Yaesu con tanto di interfaccia HRI-200 per accedere al mondo C4FM Wires-X della Yaesu ma, molto sinceramente, non ne sono rimasto soddisfatto perché il software WIRES-X gira soltanto sotto windows costringendo a tenere accesso un PC solo per quello.
Dal momento che questa radio ha una splendida porta dati con presa Mini-DIN a 10 pin, mi sono detto: perché non acquistare una MMDVM e una Raspberry per mettere in piedi un hot-spot multimodo ad ampio raggio per utilizzare i miei tre portatili in tutta comodità?

Occorrente:

1 scheda arduino due

1 MMDVM Zum o similare

1 TCXO per Arduino da 12 Mhz

1 Raspberry PI2 o superiore con scheda 16Gb

1 Radio FTM-100D o FT-7800

1 Connessione Internet

1  Connettore MiniDin a 10 Pin (difficile da trovare) – Se usate l’FTM100-DE

1 Connettore MiniDIn a 6 Pin – Se usate L’FT-7800

Utilità:

Una volta assemblato e configurato il tutto, avrete la possibilità di utilizzare una qualsiasi radio con tecnologia digitale (DMR, C4FM, DSTAR, P25) utilizzando la cara FTM-100 o l’FT-7800, equipaggiata con MMDVM su Arduino due, come accesso alle varie reti.

Per il DMR potrete accedere senza alcun tipo di autorizzazione e senza software aggiuntivi, al mondo BRANDMEISTER.

Per il DSTAR dovrete utilizzare il software IRCDDBGATEWAY e registrarvi sulla rete Quadnet dal momento che IRCDDB accetta solo nominativi di ponti radio. Spero che in futuro si adeguino anche loro…

Per il C4FM dovrete utilizzare YSFClient che vi permette di accedere alla rete C4FM YSF ma non a quella YAESU che al momento è aperta solo ai sistemi WIRES-X. Esiste, in ogni caso, una stanza sulla rete YSF la YSF2221 che può essere interfacciata alla ROOM Italy del WIRES-X ma ad oggi (07/12/2016) non funziona più. Potete comunque utilizzare le altre stanze e la FUSION-ITALY .

Per il P25 dovrete utilizzare il P25Client.

(i software menzionati sono disponibili in rete tramite ricerca su google. Si trovano comunque su GITHUB. Trovate ottime guide anche sul sito del GRUPPO DSTAR FIRENZE).

Il PinOut fra MMDVM ZUM e la FTM-100D è il seguente:
DIN6=PIN1 MMDVM (Filo ROSSO), DIN4=2(FILO BLU), DIN2=3(FILO VERDE), DIN1=5(FILO BIANCO), DIN3=6(FILO NERO). IL FILO GIALLO (4) della MMDVM può essere lasciato scollegato.

N.B.:
1. Questo schema va bene solo per la MMDVM versione 1.0 ZUM. Il colore dei fili potrebbe variare.

2. Per fare tutto ciò, bisogna masticare un minimo di tecnica e di informatica e in particolare di sistemi Linux ma se ci sono riuscito io, con tanta pazienza e volontà, potete farlo tutti.

3. Le uscite della MMDVM ZUM, vanno tarate, io l’ho fatto a mano (sono stato fortunato) aggiustando soltanto il trimmer della trasmissione, alzando, così, il livello dell’audio digitale altrimenti le radio non riuscivano a decodificare il segnale. Si può usare l’ottimo MMDVM Calibration e un pò di pazienza per raffinare la taratura. (Consigliato oscilloscopio o similare)

P.S. Il Software MMDVM-HOST (Da non confondere con il firmware MMDVM che va caricato su ARDUINODUE) funziona anche con la DV-MEGA  che non va bene per un ponte radio ma soltanto per realizzare un HOT-SPOT Casalingo a corto raggio.

Per iniziare:

Scaricate questa ottima guida del collega IK1WHN che vi spiega come configurare la vostra scheda arduino con la MMDVM.

Se masticate un pò l’inglese, iscrivetevi al  gruppo principale del sistema MMDVM :
https://groups.yahoo.com/neo/groups/mmdvm/conversations/messages

Da qui potete scaricare i sorgenti MMDVM tramite il Repository GITHUB :
https://github.com/g4klx

Per l’installazione dell’YSFClient potete seguire questa ottima guida in lingua tedesca: https://www.ysfreflector.de/Nutzung/Installation%20YSFGateway.html

Qui trovate la lista di radio testate e quindi compatibili con il sistema:
https://bm.pd0zry.nl/index.php/Homebrew_Repeaters

Un particolare ringraziamento a tutto il GRUPPO BrandMeister in Telegram e all’amico Giorgio IK1YPD per la pazienza e il supporto!

P.S.

Attenzione alla porta dati del FTM-100DE perché è molto delicata e si può bruciare così come è accaduto a me. Ho duvuto far riparare la radio e sostituirla, nel periodo, con un FT-7800 che funziona egregiamente.

73 e buona sperimentazione

de IZ0RIN – Alex

Aggiornamento del 07/12/2016

Il nodo è tornato operativo.

BrandMeister VS DmrMarc/DMR+: la guerra continua!

Con comunicato sul sito ufficiale del BrandMeister italiano, indirizzato a tutti gli utenti DMR che accedono tramite ponti collegati al network BM o tramite DV4MINI è stato annunciato – in parole povere – che, da oggi si ritorna definitivamente al passato con  Reti Diverse e TG diversi e non più condivisi.

Più semplicemente, oggi, in Italia, esistono due reti la DMRMARC/DMR+ e la BrainMeister che attestano il canale Italia sul TG222, la zona 0 sul TG2220, la zona 1 sul TG2221, la zona 2 sul TG2222, e così via… ma non si parlano più fra loro.

Per far parlare i due mondi e far collegare le DV4MINI, si erano creati dei reflector che attestavano il canale Italia sul TG4250, la zona 0 sul TG4260, la zona 1 sul TG4251, la zona 2 sul TG4252, e così via…

Dallo scorso anno, (quando esistevano anche altre reti e divisioni), le reti erano state unificate e quindi, chi utilizzata da una qualsiasi delle due reti il TG Italia 222 parlava tranquillamente con tutti i ponti collegati a prescindere se DMR+ o BM, in maniera trasparente grazie al reflector TG4250 Italia e quelli regionali (4260,51,52..).

Non essendoci più questa unificazione, per problemi da me spiegati in questo mio articolo precedente, da adesso, per le chiavette DV4MINI, la situazione si complica: bisogna scaricare il nuovo software che gestisce IPSEC per collegarsi alle rete DMRMARC/DMR+ e utilizzare il vecchio software, per collegarsi ai server della rete BrainMeister (verificando la connessione ai server della suddetta rete) ma non più chiamando i TG4250 e regionali in maniera diretta ma a quanto pare utilizzando la modalità XTG chiamando i TG222, 2221, 2222, etc. della rete BM.

Trovate info a riguardo su questo mio articolo.

Ecco il comunicato presente sul sito DigitalHAM:

Si informano tutti gli utenti del nostro network BrandMeister che è stato eliminato il mirroring dei reflector italiani verso i TG corrispondenti

4250 Italia -> TG222

4251 Zona 1 -> TG2221

4252 Zona 2 -> TG2222

………

4260 Zona 0 -> TG2220

 

Utilizzatori di DV4Mini

Per tutti coloro che utilizzano questo tipo di hotspot, si sollecita l’utilizzo dell’ Extended Routing (XTG) per connettersi direttamente ai Talkgroup e non più i reflector di cui sopra.

fonte: Stop Mirroring Reflector

Buon DMR (speriamo) a tutti

73 de IZ0RIN – ALEX